«Olimpiadi, per Bergamo
un business da 100 milioni»

La città può ritagliarsi un 10% dell’indotto totale da un miliardo. Il prorettore Unibg Kalchschmidt: «Bisogna pensare a una regia provinciale».

«Le Olimpiadi 2026 sono un’occasione, sta al territorio coglierla. Le potenzialità ci sono». Ne è certo Matteo Kalchschmidt, prorettore delegato per l’Internazionalizzazione e relazioni internazionali dell’Università di Bergamo. Una certezza che si fonda sui numeri dello studio dell’Università Cà Foscari di Venezia: 1 miliardo di euro di indotto generato dal mega evento sportivo. Bergamo, «potrebbe ritagliarsi un 10% – ipotizza il prorettore Kalchschmidt –, così come fu per Expo 2015, anche se i due eventi sono molto diversi».

Parliamo quindi di 80-100 milioni di euro di cui il nostro territorio potrà beneficiare con l’ondata dei giochi olimpici: «Del miliardo di euro, 350 milioni di euro riguardano le infrastrutture dei villaggi olimpici, un settore su cui sicuramente le imprese del nostro territorio avranno qualcosa da esprimere, cercando di aggiudicarsi le gare di appalto - continua Kalchschmidt -. Un altro settore significativo è la gestione dell’evento, circa 400 milioni di euro: Bergamo ha realtà che possono offrire servizi a livello turistico».

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