Ordinanza antismog disattesa
In uffici e negozi più di venti gradi

Per affrontare l’emergenza-smog, che anche nella nostra città ha toccato livelli-record, il Comune ha varato alcune contromisure, entrate in vigore il 10 dicembre scorso.

Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento il periodo massimo di accensione deve essere riprogrammato (da 14 a massimo 12 ore) e la temperatura massima consentita è stata abbassata da 20 a 19 gradi. Infine, il provvedimento reintroduce l’obbligo di chiusura delle porte dei negozi, per evitare la dispersione del calore e un conseguente aumento dell’utilizzo degli impianti di riscaldamento.

Ebbene, a dieci giorni di distanza dall’emanazione dell’ordinanza, abbiamo voluto verificare se all’interno delle strutture pubbliche il provvedimento restrittivo fosse stato effettivamente applicato. Muniti di termometro digitale abbiamo dunque iniziato il nostro giro nella sede dell’Asl di Bergamo, in via Gallicciolli, per poi proseguire negli uffici della Provincia di Bergamo, in via Tasso, e in quelli di Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo: in tutti questi edifici il termometro indicava 20°. Temperature decisamente più alte, invece, nella biglietteria del Teatro Donizetti, dove i gradi misurati sono stati ben 23.

E se negli edifici pubblici, come abbiamo verificato, l’ordinanza anti-smog viene applicata in maniera tutt’altro che rigorosa, anche nei negozi di via XX Settembre la nuova norma viene spesso disattesa: in tre negozi le temperature erano tra i 22 e i 23 gradi.

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