Ospedali e vacanze, tagli agli interventi
Sono salve invece le Medicine

Barbaglio, Ats: «sono tutelati i reparti che ospitano anziani. Bergamo, non si fermano i trapianti». A Romano attivo il 60% dei letti mentre a Treviglio il 72%

Ospedali aperti per ferie. Non è un gioco di parole: il periodo estivo segna sempre un rallentamento delle attività non urgenti e dei ricoveri «programmabili» nelle strutture sanitarie bergamasche, anche perché accanto a un calo fisiologico per la stagione dell’utenza media, c’è la necessità di dover permettere al personale di fare le vacanze («per legge, peraltro, i dipendenti delle strutture ospedaliere – spiega Giorgio Barbaglio, direttore sanitario dell’Ats, Agenzia tutela della salute di Bergamo – hanno diritto a 15 giorni di ferie nel periodo tra il 15 giugno e il 15 settembre»). Risultato: nella Bergamasca, per questa estate, poche le riduzioni dei posti letto, e limitate a quei reparti con attività programmabili, come le chirurgie, mentre sono ovviamente sempre garantite urgenze e cure contro il cancro.

Non solo. In alcune aree la programmazione ha tenuto conto del prevedibile aumento di afflussi di turisti e villeggianti. «L’obiettivo – continua Barbaglio – è stato quello di mantenere in efficienza piena Medicine e Neurologie perché sono queste le aree di ricovero più pressate nei mesi estivi, per l’afflusso in particolare di utenti, soprattutto anziani, con più patologie o malattie, quindi l’utenza più fragile». E infatti, guardando ai posti letto, per Medicine e Neurologie, restano invariati rispettivamente i 76 e 28 posti al Papa Giovanni di Bergamo e i 30 a San Giovanni Bianco, nell’Asst Bergamo Ovest i 54 e 13 posti a Treviglio, mentre a Romano i 40 posti letto calano a 25 per luglio e agosto.

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