Ospedali in estate, garantite le urgenze
Interventi ridotti, ma focus su fasce deboli

Tra giugno e settembre l’attività si riduce, in particolare quella programmata, da un lato per consentire al personale medico, infermieristico e tecnico di godere delle settimane di ferie previste dal contratto, dall’altro per la contrazione dell’utenza in estate.

Riduzione degli interventi chirurgici e posti letto in meno, ma salvaguardati gli interventi d’urgenza ed emergenza. Gli ospedali bergamaschi si preparano all’estate, senza andare – completamente – in vacanza.

Se, dunque, si riduce l’attività chirurgica programmabile, dall’altro si considera che in città «restano spesso gli anziani, utenza più fragile per la quale l’attenzione è alta». Ecco perché le aree di ricovero più pressate nei mesi estivi, per l’afflusso in particolare di questi pazienti, sono le Medicine e Neurologie, pertanto l’impegno di tutte le strutture è di cercare di mantenere il numero di posti letto più alti. È questo, dunque, il parametro considerato di anno in anno dall’Ats nella sua funzione di controllo.

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