Passaporti, la Questura corre ai ripari
Ampliate le possibilità di prenotare on line

Cambia la «finestra» di apertura delle nuove prenotazioni: ogni giorno saranno visualizzate le nuove disponibilità di lì a otto settimane.

Dopo i mugugni dei cittadini sulle attese per prenotare l’appuntamento per il rilascio del passaporto, da via Noli arrivano correzioni alla macchina organizzativa. In primis, una modifica significativa all’«agenda passaporto», ossia il calendario per gli appuntamenti disponibile on line all’indirizzo www.passaportonline.poliziadistato.it (la modalità telematica, da oltre un anno, è l’unico canale, eccetto che per le urgenze). Cambia la «finestra» di apertura delle nuove prenotazioni: ogni giorno, infatti, saranno visualizzate le nuove disponibilità giornaliere di lì a otto settimane.

In sostanza: venerdì 3 febbraio si visualizza la giornata del 31 marzo (e non, come accadeva prima, l’intera settimana che inizia il 3 aprile), martedì 7 febbraio il cittadino potrà fissare un appuntamento per martedì 4 aprile, mercoledì 8 febbraio si completerà invece il calendario di mercoledì 5 aprile, e così via. Scopo dell’implementazione: evitare che nella notte tra il venerdì e il sabato – come invece avveniva col vecchio sistema – scatti la corsa alle prenotazioni per la settimana intera, con conseguente rischio (concreto) che in pochi minuti vengano bruciati tutti i posti dei quattro giorni di apertura (le mattine di lunedì, martedì, giovedì e venerdì, oltre al pomeriggio del giovedì) dell’ufficio passaporti cittadino.

In più, in via transitoria, la questura di Bergamo ha sperimentato un’ulteriore proposta per «calendarizzare» le urgenze: in questi giorni, ogni mattina viene aperta sul portale on line una finestra di appuntamenti da fissare per il giorno successivo, così da scongiurare l’attesa dell’alba fuori dai cancelli di via Noli, dando certezze sugli orari. Anche al commissariato di Treviglio, unico altro luogo della provincia adibito al rilascio del documento, sono entrate a regime le innovazioni.

«Il nostro impegno, e mio personale da quando mi sono insediato a Bergamo, è non lasciare i cittadini in strada in attesa di un appuntamento. La finestra di otto settimane? Secondo noi è la soluzione che garantisce la migliore gestione per rilasciare il passaporto secondo tempistiche non urgenti. Ma, lo ribadisco, noi il passaporto lo abbiamo sempre dato a tutti: nessuno è stato lasciato “a piedi”», sottolinea il questore di Bergamo, Girolamo Fabiano.

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