Pattina sul lago e il ghiaccio si spezza: 26enne di Casazza salvato da un amico - Video

Erano saliti sulla superficie gelata che all’improvviso ha ceduto: il 26enne è finito nell’acqua gelata. Allertati dalle grida, gli abitanti della riva hanno lanciato le corde al ragazzo, che è riuscito a tirare a riva l’amico.

Per un soffio nella serata di giovedì 13 dicembre il lago d’Endine coperto dal primo sottile strato di ghiaccio non si è tramutato nel teatro di una tragedia. Al largo della riva di Monasterolo del Castello, non lontano dall’ex ristorante La Monasterola, un ventiseienne di Casazza è caduto in acqua intorno alle 18, rimanendoci per parecchi minuti. Nonostante le «ustioni da freddo» riportate, il giovane non sarebbe in pericolo di vita. Un elisoccorso giunto da Como e atterrato nel prato accanto al Castello del paese, l’ha trasportato all’ospedale di Zingonia.

Il 26enne si era recato con alcuni amici a pattinare sul lago (alcuni riferiscono fossero in tre, altri solo in due), con le torce nel buio del tardo pomeriggio come raccontano dalla vicina «Locanda del Boscaiolo». Ma lo strato di gelo, che si era formato proprio in questi giorni ed era rimasto esposto al sole e alle temperature ben sopra lo zero del pomeriggio, all’improvviso ha ceduto. Secondo le prime ricostruzioni due pattinatori sono caduti. Uno, di Spinone e più o meno della stessa età, è riuscito a rialzarsi e non precipitare nell’acqua gelida, mentre l’altro, il giovane di Casazza, non è stato altrettanto fortunato ed è rimasto immerso, aggrappandosi al ghiaccio tutt’intorno. A quel punto sono partite delle grida di aiuto.

Le voci sono giunte agli abitanti e dalle persone che si trovavano nei paraggi. «Io sono stata avvertita da una chiamata di mia madre, che abita in quella zona – spiega una dei cittadini che ha prestato soccorso –. Allora ci siamo precipitati sul posto e una volta capito cosa era successo abbiamo portato quanto avevamo a disposizione: corde, scale e salvagente. Per fortuna alla fine un amico del ragazzo è riuscito a lanciargli una corda e a trascinarlo poco alla volta verso la riva».

«Non appena saputo dell’incidente è stato chiamato subito il 112 – spiegano dalla Locanda del Boscaiolo, a poche decine di metri dal luogo dell’incidente –. Abbiamo cercato di mettere sul lago un pedalò, il ghiaccio però impediva di andare avanti. Poi il suo amico è riuscito a tirarlo fuori, aiutato anche dai miei colleghi e altre persone accorse a dare una mano».

Nel frattempo era anche arrivata in zona anche l’ambulanza della Croce Rossa di Entratico (e poi un’auto infermierizzata da Lovere), che tuttavia, raccontano ancora dal lago, non ha potuto intervenire sul ghiaccio. I vigili del fuoco di Lovere e di Bergamo, con le attrezzature per questo tipo di interventi, sono arrivati in un secondo momento, quando già il 26enne era stato portato sulla terraferma, in un punto che si trova a metà del percorso pedonale che dal ponte di legno di Monasterolo si allunga verso il Castello.

Subito soccorso, il giovane, rimasto in balia del lago per diversi minuti, ha ricevuto l’aiuto necessario: «Le sue condizioni erano stabili, presentava certo delle ustioni da freddo e non riusciva a stare in piedi, ma in generale si è ripreso», riferisce un operatore della Croce Rossa di Entratico. Messo in sicurezza, stabilizzato, il ragazzo è stato condotto all’elicottero, che rapidamente ha preso il volo in direzione sud.

Lungo la linea di costa dove tutto questo è successo, nel primo pomeriggio il Comune di Monasterolo aveva fatto affiggere i cartelli informativi che da anni mettono in guardia i visitatori dai pericoli del lago ghiacciato e dell’assenza di un servizio di prevenzione e controllo sul posto. Nel 2017 infatti i sindaci dei Comuni rivieraschi di Monasterolo, Endine Gaiano, Spinone e Ranzanico avevano deciso di abrogare le ordinanze che vietavano di salire sulla lastra gelata.

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