Pedoni investiti, è allarme sicurezza
In cinque anni vittime raddoppiate

Allarme sicurezza: «Nel 35% dei casi mancata precedenza»

Aumenta il numero degli investimenti mortali in Lombardia, e nella Bergamasca è addirittura raddoppiato negli ultimi anni.In Lombardia nel 2016 sono stati 90 contro gli 82 dell’ anno precedente. In Bergamasca, invece, nel 2015 erano stati 10. L’ anno scorso sono saliti a 11, ma nel 2011 erano stati solo cinque. Questi preoccupanti dati sono stati forniti a Zingonia, durante il convegno «La sicurezza si fa strada» tenutosi alla concessionaria di camion Volvo Truck di Zingonia. Convegno che si è concluso con il lancio della campagna nazionale «Stop look & wave» (fermati, guarda e muovi la mano) finalizzata proprio a educare i pedoni, mentre attraversano la strada, a creare un contatto visivo con il conducente del veicolo che sta sopraggiungendo. Ed essere così certi di essere visti.

Il dato delle vittime in lombardo è stato indicato da Bruno Donno, funzionario del Centro di governo e monitoraggio della sicurezza stradale (Cmr) della Regione, il quale ha anche comunicato come, dal 2013 al 2016, Palazzo Lombardia, attingendo al fondo nazionale sulla sicurezza stradale, abbia stanziato per 130 enti locali e 6 province 18 milioni di euro, cifra destinata esclusivamente a interventi finalizzati a mettere in sicurezza l’ utenza debole: «Purtroppo però - ha poi aggiunto - gli ultimi finanziamenti concessi a questo fondo risalgono al 2012. È da anni che, attraverso le varie finanziarie, ce ne vengono promessi di nuovi, ma fino ad ora non è stato così».

Il giornalista de L’ Eco di Bergamo Mino Carrara ha, invece, fornito il dato bergamasco il quale mostra anche come nella Bergamasca il numero di pedoni morti investiti è in continua crescita dal 2011 quando erano stati 5. Nel 2012 e 2013 sono stati 6. Nel 2014 7, nel 2015 10 e, appunto, nel 2016 11. «Dati sicuramente non positivi» ha commentato il giornalista che poi ha anche fornito l’ identikit del pedone che nella Bergamasca è soprattutto vittima di investimenti: ha più di 70 anni, è pensionato e di sesso maschile. Sono stati individuati anche fascia oraria e giorno in cui è stato più soggetto a investimenti: dalle 17 alle 20 e soprattutto il venerdì.

Antida Aversa, dell’ area Statistica Aci, ha evidenziato come in Italia i pedoni morti investiti nel 2016 siano stati 570 contro i 602 del 2015. Non è però da considerarsi un numero così positivo: «Lo dimostra il fatto - ha spiegato - che la loro incidenza sul numero totale delle vittime della strada è in continua crescita dal 2003 e nel 2016 è arrivato ad attestarsi al 17,4%». Da Aversa sono state anche fornite informazioni sulle cause degli investimenti dei pedoni. La più frequente, pari al 35% dei casi, è il «veicolo che non dava la precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti».

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