«Piazzale Alpini come le città europee
Concerti, eventi, cinema e comizi»

Parla il progettista Remo Capitanio: su L’Eco di Bergamo le linee guida del recupero dello spazio urbano. Lavori al via a dicembre.

«La verità è che nemmeno io ci passavo in piazzale Alpini, tiravo dritto per il viale». Ironia della sorte, è toccata proprio allo studio di Remo Capitanio (figlio d’arte, anche suo padre Alberto è architetto) la sfida di dare un nuovo volto a questa parte della città, centrale e marginale al tempo stesso. Classe 1976, studi al Politecnico di Milano, Capitanio passeggia per il piazzale: è l’ora di pranzo, sullo sfondo il via vai degli studenti e presenze equivoche intorno alla fontana. Il solito scenario di spaccio e degrado.

L’obiettivo è una «nuova piazza degli eventi, la più grande della città con i suoi 13mila metri quadri – dice –. Simile ai grandi spazi europei, capace di ospitare concerti fino a 3.000 persone, mercatini, iniziative varie, comizi ed eventi politici in alternativa alla zona del Sentierone, un cinema all’aperto sul lato di via Lussana, davanti al Vittorio Emanuele II».

Si parte a dicembre: «Il 1° lotto dovrebbe essere realizzato in 5 mesi e subito dopo quello successivo, così da finire per l’estate 2019». A costi più che raddoppiati, però, per scelta della Giunta che ha preferito materiali di maggior pregio: dai 600mila euro iniziali del 1° lotto si è così passati a 1,2 milioni, più altri 800mila per il rifacimento dei marciapiedi del viale e di via Mai.

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