Piscine, la bella stagione non sana i conti
«Servono 12 milioni, apriamo ai privati»

Da tutti è conosciuta come «l’Italcementi», la piscina dei bergamaschi. Tutti, in famiglia, hanno qualcuno che ha imparato respirazione e bracciate grazie a figure diventate mitiche come «Il Fiumara», il temibile istruttore che ha cresciuto ciurme di piccoli delfini.

Oggi, però, il parco acquatico di 29 mila metri quadri ha il fascino della nobile decaduta. Del resto ha oltrepassato il mezzo secolo (il centro sportivo è in attività dal 1966, costruito da Italcementi Group, poi diventato di proprietà del Comune che lo gestisce attraverso la partecipata Bergamo Infrastrutture), e lo dimostra tutto. Al di là di qualche ritocchino, infatti, non ha mai subito un lifting completo. Troppo caro, per le tasche del Comune che ora, appunto, – come conferma l’assessore allo Sport Loredana Poli – sta ragionando sull’ipotesi di trovare un partner privato, per riportare agli antichi fasti la piscina, definita da Ratko Rudic, ex allenatore di pallanuoto considerato tra i migliori al mondo, «la più bella», grazie alla vista su Città Alta.

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