Plinti anti-terrorismo in pietra
Si parte dal centro piacentiniano

Non sarà più necessario impacchettare e infiocchettare i plinti antiterrorismo per camuffare il calcestruzzo. Entro Natale, promette l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla, arriveranno i primi 16 plinti (dei 57 totali) in pietra arenaria, che impediranno incursioni sul Sentierone.

Avranno gli angoli arrotondati e saranno di due forme, cubici (1 metro per 1 metro) e «a panchina» (lunga 2 metri, alta 50 centimetri) con inciso il logo del Comune di Bergamo. Il progetto è stato approvato in Giunta. Sarà una corsa contro il tempo, perché gli uffici devono ancora pubblicare la gara di 200 mila euro per la fornitura: «Si faranno avanti soprattutto le cave – spiega Brembilla –, che credo avranno tutto l’interesse ad evadere l’intero ordine, nonostante sia prevista una fornitura di 10 pezzi ogni 15 giorni. Entro marzo 2019 dovrà essere completata la posa».

Il risultato è frutto del confronto con la Sovrintendenza: «Inizialmente si era pensato di scavare il volume per metterci delle piante, ma l’idea non è piaciuta; inoltre questo tipo di pietra si scalda e le piante sarebbero morte». I primi 16 plinti andranno a sostituire gli esistenti (posizionati nel centro piacentiniano) e saranno fissi, gli altri saranno invece spostati in occasione delle manifestazioni. I 14 dissuasori «a panchina» saranno in parte posizionati lungo viale Roma (tratto Vittorio Veneto) e in parte in piazza Cittadella: «Da quando è stato rifatto il passaggio pedonale ed è stato tolto il “gradino” che lo separava dall’area carrabile, le auto sono parcheggiate ovunque – denuncia Brembilla –. Queste panchine serviranno a rimettere ordine in piazza con un solo varco da cui le auto potranno accedere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA