Polizia provinciale, un anno di controlli
Recuperati oltre 650 animali selvatici

Il bilancio del 2020 della Polizia della Provincia di Bergamo. Accertati oltre 140 illeciti amministrativi e 38 illeciti penali in materia venatoria. Recuperati oltre 650 animali in difficoltà, feriti o deceduti. Ecco tutti i dati.

Nel 2020 l’attività della Polizia della Provincia di Bergamo non ha conosciuto soste, mantenendo costante il presidio e il controllo del territorio finalizzato alla tutela della fauna selvatica, alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di caccia e pesca, al recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà e alla tutela delle attività agricole e zootecniche. È quanto si legge nel report annuale diffuso dalla Provincia mercoledì 3 febbraio. Sono stati accertati oltre 140 illeciti amministrativi (117 nel 2019) e 38 ( 31) illeciti penali in materia venatoria, emersi durante i controlli effettuati su oltre 600 cacciatori. La maggior parte delle violazioni ha riguardato l’uso di mezzi vietati per abbattere e catturare fauna selvatica.

Sul fronte del contenimento dei danni causati all’economia agricola da parte della fauna selvatica, ma anche per le situazioni d’incolumità pubblica per l’incremento numerico soprattutto della specie cinghiale, i 13 agenti assegnati al presidio territoriale hanno provveduto all’abbattimento di oltre 254 (207nel 2019) cinghiali e 7317 (1293) piccioni. Sono stati prelevati oltre 150 esemplari di corvidi (dato in linea con il 2019) per permettere le analisi di zoonosi e malattie trasmissibili all’uomo in collaborazione con l’Istituto di Zooprofilassi e Ats Dipartimento Veterinario di Bergamo.

Per quanto riguarda il recupero di animali selvatici feriti, in difficoltà o deceduti, sono stati recuperati oltre 650 animali (dato leggermente inferiore all’anno prima, anche se in linea tenendo conto dei mesi di lockdown sanitario) anche in collaborazione con le Guardie Venatorie Volontarie e Guardie Ecologiche Volontarie. Gli incidenti stradali che hanno coinvolto animali selvatici sono stati oltre 70 (come nel 2019) lungo le strade della provincia; la mancata circolazione delle persone ha influito anche sulle segnalazioni/ contatti telefonici alla Sala Operativa diminuite di circa un 7% che hanno superato i 6400 nell’anno, comprese le segnalazioni di presenza di fauna:

Anche nelle materie della pesca sportiva e nella tutela dell’ambiente sono stati rilevati illeciti amministrativi, 25 (erano stati 23 l’anno precedente) per la pesca, dove vi sono stati oltre 900 controlli a persone che esercitavano questa attività sportiva: sono stati rilevati anche 5 (0 nel 2019) illeciti amministrativi per la tutela del territorio, e in questo campo vi sono state anche 2 illeciti con risvolti penali per i trasgressori. Gli illeciti amministrativi e penali in materia di caccia e pesca rilevati durante il primo lockdown hanno comportato naturalmente la contestazione della violazione dei divieti di spostamento.

«Il presidio del territorio è fondamentale per un efficace servizio di vigilanza – commenta la dirigente del servizio e segretario generale della Provincia, Immacolata Gravallese - L’impegno e la professionalità degli agenti della Polizia provinciale sono finalizzati alla tutela della fauna selvatica, che è e deve rimanere patrimonio dell’intera collettività, come affermato da tutte le norme nazionali e regionali che regolamentano l’attività venatoria». «Un ringraziamento a tutti gli agenti che anche in questo difficile 2020 non hanno fatto mancare il loro prezioso controllo sul territorio – afferma il presidente Gianfranco Gafforelli –. I numeri dimostrano che questo Corpo di polizia svolge una funzione fondamentale di prevenzione e repressione dei comportamento non rispettosi del nostro ambiente».

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