Quirinale, fumata nera anche al sesto scrutinio. Si rivota sabato dalle 9,30

Senza esito la sesta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, venerdì 28 gennaio. Servirà un altro voto, previsto per sabato 29 gennaio alle 9,30.

Fumata nera anche alla sesta votazione per il nuovo presidente della Repubblica, venerdì 28 gennaio. Gli astenuti sono stati 445, le schede bianche 106. Il capo dello Stato Sergio Mattarella è il più votato con 336 preferenze, seguito da Nino Matteo a 41. Per Casini 9 voti,a Manconi 8. Draghi e Cartabia ne hanno incassati 5, Belloni 4, Amato 3, Casellati 2. I presenti in tutto sono stati 976 e i votanti 531. Le schede nulle sono state 4, i voti dispersi 9. Nell’Aula di Montecitorio dalle 17 si è tenuta la sesta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio. La votazione si è conclusa poco dopo le 20 ed è iniziato lo spoglio, terminato alle 20,50.

Si apre la possibilità che il prossimo presidente della Repubblica sia una donna. La trattativa si riapre per il settimo voto, sabato 29 gennaio alle 9,30 . Il leader della Lega Salvini si è incontrato con il premier Draghi e poi ha visto il leader dem Letta e quello del M5s Conte alla Camera. Piovono dal centrosinistra le accuse di irresponsabilità per aver mandato al massacro la seconda carica dello Stato e ora si ricomincia con riunioni, contatti e telefonate. Ma se già era chiaro ieri oggi nessuno ha più dubbi: le prove di forza non funzionano con un Parlamento spaccato..

Nel primo pomeriggio, al quinto scrutinio, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha ottenuto 382 voti . Gli astenuti sono stati 406. Sergio Mattarella ha ottenuto 46 voti, 38 Di Matteo, 8 Berlusconi, 7 Tajani e altrettanti Cartabia. Casini ha incassato 6 voti mentre Draghi ne ha ottenuti 3, Belloni 2. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9. In tutto i votanti 530, i presenti 936.

Qui sotto il video della diretta dal canale YouTube della Camera dei deputati

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