«Prima di andare dal medico, telefonare»
Ecco il vademecum per i malati

L’Ordine di Bergamo ha diffuso un vademecum di sicurezza.

«Il dovere di assistere chi non sta bene, di visitare chi ha dei sintomi sospetti, di rassicurare chi è in una situazione di debolezza, viene prima di tutto, senza dubbio. Ma c’è anche il dovere di provvedere ad attivare qualunque forma possibile di prevenzione per evitare il diffondersi il contagio. E la situazione nelle ultime ore sta diventando particolarmente complessa». Il presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, Guido Marinoni è esplicito nell’illustrare i momenti che si stanno vivendo in città e provincia con l’aumento dei casi di coronavirus.

L’allerta era stato lanciato già dopo che alcune guardie mediche avevano sconsigliato l’accesso ad alcuni utenti perché non potevano proteggersi con mascherine, guanti e visiere protettive. «Purtroppo siamo in una situazione di generale carenza in tutto il territorio orobico. E anche le scorte dei grossisti sono praticamente esaurite – aggiunge Marinoni – . Abbiamo ricevuto comunque la rassicurazione di un grosso ordinativo che la Regione Lombardia dovrebbe riuscire a ottenere nei prossimi giorni». Oltre al problema mascherine, c’è anche quello dell’affollamento negli studi medici, in particolare per i medici di medicina generale. «E, dopo la pausa del weekend, è inevitabile che la situazione diventi ancora più critica. Abbiamo infatti disposto una sorta di ”vademecum” e lo abbiamo distribuito a tutti i medici di Bergamo e provincia perché venga affisso negli studi come avviso per tutti gli assistiti – rimarca ancora il presidente dell’Ordine dei Medici – . È opportuno infatti evitare che gli studi siano troppo affollati, diventando così luoghi di potenziali contagi, con il pericolo di mettere a rischio altre persone».

Il «vademecum» ricorda a chi ha la febbre di non accedere direttamente (quindi di propria iniziativa,) oltre che al pronto soccorso, agli ambulatori di continuità assistenziale e allo studio del medico di famiglia, ma di contattare telefonicamente il medico per una prima valutazione dei sintomi e sarà poi il medico a valutare se la visita dovrà svolgersi in studio o, in casi particolari, a domicilio In caso di visita ambulatoriale sarà il medico a indicare le modalità più opportune per l’accesso del paziente. «In considerazione della difficoltà della situazione – si legge infine nell’avviso – si chiede di non affollare comunque gli studi medici per problematiche che possono essere rimandate».

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È stato istituito il numero verde 800 894545 dove risponde L’Unità di Crisi di Regione Lombardia che può dare indicazioni e risposte in merito all’emergenza coronavirus .

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