Procura, organico fermo agli Anni ’70
Mapelli: «Uffici a rischio chiusura»

La Procura di Bergamo continua a perdere i pezzi: l’organico è fermo agli anni Settanta e di nuovi assunti non se ne parla.

Neppure il calo dei fascicoli, da 20 mila ai circa 16 mila previsti per il 2017, riesce a strappare un sorriso in piazza Dante da dove, entro fine anno, andranno in pensione altre tre persone. Non poche, su un totale di 43, quando gli effettivi dovrebbero essere addirittura 54. Questi i numeri che fotografano la situazione attuale negli uffici della Procura, dove la carenza d’organico, di per sé, non fa più neppure notizia. Semmai, oggi a preoccupare è il fatto che non sono previsti nuovi arrivi almeno fino al 2019. «Per poter contare sui vincitori del concorso – spiega il procuratore Walter Mapelli – dovremo aspettare un paio d’anni. Sono previsti 800 nuovi ingressi in tutta Italia, ma contando che gli uffici giudiziari sono circa 400, da noi potrebbero arrivare non più di un paio di persone, che non riusciranno a coprire neppure i pensionamenti». Tra l’altro, delle 43 persone al lavoro in piazza Dante ce ne sono una decina tra part-time e impiegati con permessi di uscita straordinari, che portano la forza effettiva a tempo pieno a 38-39 persone.

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