Promoberg, Ascom scende in campo
«In caso di processo, noi parte civile»

La decisione al consiglio direttivo che l’associazione dei commercianti ha convocato mercoledì 17 luglio con l’obiettivo di «tutelare l’immagine dell’ente». L’inchiesta: continuano gli interrogatori.

Se l’inchiesta giudiziaria che ha travolto Promoberg e ne ha decapitato i vertici finirà in un’aula del Palazzo di giustizia, Ascom vuol costituirsi parte civile al processo. La decisione è stata presa ieri, mercoledì 17 luglio, nel corso di un partecipato consiglio direttivo che l’associazione dei commercianti ha convocato con l’obiettivo di «tutelare l’immagine dell’ente». Ascom ha sempre avuto un peso rilevante in Promoberg: 35 anni fa promosse la nascita dell’Ente Fiera Promoberg e oggi conta sei soci su venti. I vertici dell’associazione hanno incaricato il penalista Dimitri Colombi e l’avvocato Fabrizio D’Adamo di prendere contatto con la Procura «per verificare la possibilità di costituirsi parte civile in un eventuale processo con l’intento di tutelare presidenti, consiglieri e associati Ascom estranei alla vicenda Promoberg».

Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 18 luglio, si riunirà il Cda di Promoberg che dovrà ufficializzare la nomina di Fabio Sannino a presidente pro tempore. Mercoledì 17 luglio, intanto, sono proseguiti gli interrogatori da parte degli inquirenti. A oggi gli indagati sono sette. Sono stati sentiti il membro del collegio sindacale di Promoberg Pierluigi Cocco e un dipendente della Fiera.

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