Ragazza irrompe al «Mamoli»
Poi morde il personale: denunciata

Si è introdotta nell’edificio dell’Istituto Mamoli senza dare spiegazioni e senza identificarsi di fronte alle richieste del personale. Ne è nata una colluttazione con tanto di intervento delle forze dell’ordine: la ragazza, in stato confusionale, è stata denunciata. Il bilancio è di cinque feriti lievi tra cui tre 3 poliziotti.

L’«incursione» è avvenuta attorno alle 13 di mercoledì 9 maggio, quando una ventitreenne di Valbrembo, già nota alle forze dell’ordine per resistenza e maltrattamenti in famiglia, è entrata a scuola ed è salita ai piani superiori, senza identificarsi di fronte alle richieste del personale scolastico. Un assistente amministrativo ha tentato di fermarla ma, per tutta risposta, la ragazza lo ha colpito in faccia con due caschi che aveva con sé. Sono intervenuti quindi altri due professori, a loro volta hanno tentato di fermarla e sono stati aggrediti con morsi alle mani e alle braccia. Nel frattempo l’Istituto aveva allertato il 112 e sul posto sono intervenute due pattuglie delle volanti della Questura: quattro poliziotti hanno tentato di immobilizzare la giovane donna, ma sono stati aggrediti. Due di loro hanno riportato lievi contusioni e uno è stato morso a una gamba. Per quest’ultimo cinque giorni di prognosi, per tutti gli altri dai due ai quattro giorni.

Per immobilizzare la ragazza è stato necessario ricorrere alla sedazione: accompagnata all’ospedale Papa Giovanni XXIII per accertamenti, è stato disposto il ricovero nel reparto di Psichiatria. La ventitreenne è stata denunciata a piede libero per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, e per danneggiamento, perché nel corso della colluttazione ha rotto un vetro di protezione degli estintori.

Sembra che la giovane abbia cercato di introdursi nell’edificio per parlare con un’amica, come conferma anche la dirigente scolastica dell’istituto, Armanda Ferrarini: «Da quello che si è potuto apprendere la ragazza cercava qualcuno all’interno della scuola. Era però molto agitata e in stato confusionale, tanto che tre uomini insieme hanno fatto fatica a tenerla ferma».

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