Rapina in centro, caccia alle impronte
Un ladro era senza guanti

È stata trovata l’auto «Giulietta» usata per il colpo della scorsa notte al negozio di Tiziana Fausti in pieno centro. Era stata rubata a Milano ed è stata abbandonata in viale Albini. È di un cittadino tedesco. Al lavoro la Scientifica.Il questore: indagini serrate.

È stata ritrovata venerdì mattina in un tratto a fondo chiuso di viale Albini l’Alfa Giulietta usata mercoledì notte per la spaccata da Tiziana Fausti al Quadriportico del Sentierone. L’auto è stata abbandonata dai tre malviventi a circa 750 metri dalla boutique, in un punto piuttosto isolato e nascosto, benché vicino al centro cittadino, e dove probabilmente avevano lasciato un furgone o comunque un altro mezzo sul quale – ben sapendo di essere ricercati con l’Alfa – devono aver spostato la merce rubata da Tiziana Fausti – il bottino si aggira attorno ai 150 mila euro, stando a una prima stima – e proseguito la fuga indisturbati, verso chissà quale destinazione.

L’Alfa ha una targa tedesca e appartiene a un uomo con il nome italiano ma che è nato e vive in Germania: rintracciato dalla Squadra mobile della questura, è ovviamente risultato del tutto estraneo al colpo in centro. Anche perché aveva denunciato il furto della sua auto una decina di giorni fa: gli era stata rubata nella periferia ovest di Milano, dove l’aveva parcheggiata. Ora il mezzo è al vaglio della polizia scientifica della questura, che lo sta passando da cima a fondo alla ricerca di eventuali impronte digitali. Anche perché, dalle immagini amatoriali effettuate col cellulare da uno dei sette testimoni della spaccata in piazza Dante, sembrerebbe – ma il condizionale è d’obbligo, perché il video non è nitidissimo – che uno dei tre malviventi non indossasse i guanti. Dunque potrebbe aver lasciato le sue impronte nell’abitacolo. Un’imprudenza, oppure un atteggiamento in linea con la spregiudicatezza mostrata dalla banda entrata in azione un quarto d’ora dopo la mezzanotte di mercoledì, quando ancora c’era in giro gente, nel cuore di Bergamo?

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