Rc auto più «equa»? Aumenti al Nord
In Bergamasca rincaro stimato del 16%

La tariffa unica dell’Rc auto avrebbe conseguenze immediate per le tasche dei cittadini del Nord Italia che oggi pagano meno rispetto a quelli del Sud.

La premessa è d’obbligo, tra “manine” e accuse incrociate all’interno della maggioranza: da qui all’approvazione della manovra potrebbero esserci cambiamenti. L’intenzione del governo per ora sembra chiara: programma di equità per l’Rc Auto. Significa che verrebbe proposta una tariffa unica, con un livellamento generale del premio: prezzi uguali per tutti il territorio nazionale. Con una conseguenze immediata: dove c’è un alto tasso di incidentalità si pagherebbe di meno, compensato da un aumento dove ora i prezzi sono bassi. Per essere ancora più chiari: un aumento al Nord e una diminuzione al Sud. Le prime proiezioni fatte all’interno di alcune compagnie assicurative stimano che potrebbe esserci un aumento di circa il 40% a Bolzano e una discesa del 65% a Napoli. In provincia di Bergamo, ad esempio, il Sole 24 Ore stima un rincaro del 16%.

«La questione dell’Rc auto mi sta molto a cuore e su questo sto lavorando come ministro dello Sviluppo economico perché dobbiamo abbassare i premi assicurativi e le tariffe che in alcune zone d’Italia sono indecenti» – ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio in un video su Facebook . Nel decreto sicurezza ci sarà poi, annuncia, una stretta «all’abuso di targhe straniere in particolare all’abuso di targhe automobilistiche dell’Est, rumene e bulgare, che vengono utilizzate da italiani»

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