Reja, dopo la Roma guida per 700 km
Ha votato il referendum sulle trivelle

Prima la partita da cardiopalma, con l’incredibile 3-3, poi il referendum. Bergamo-Gorizia, andata e ritorno. Qualcosa come 700 chilometri tutti in un colpo solo per il mister dell’Atalanta Edy Reja che, terminato il big match contro la Roma, è salito in auto, ha imboccato l’autostrada e si è diretto nella sua città per votare sulle trivelle.

Che cosa abbia votato non è dato sapere, è certo però che dopo il seggio e la pausa cena, ha ripreso l’auto in direzione Bergamo, dove è arrivato alle 5 del mattino. Niente lunedì di riposo per la squadra. Mercoledì è ancora campionato con l’Atalanta in trasferta a Palermo.

Dal campo di calcio a quello della politica. Il giorno dopo il referendum Giorgio Gori, che aveva annunciato «un’astensione consapevole», preferisce «non commentare» il risultato delle urne. Matteo Rossi guarda il bicchiere mezzo pieno, convinto che alla fine «i 15 milioni di voti produrranno un effetto di forte stimolo»: «Credo - spiega il presidente della Provincia - che milioni di italiani abbiano voluto dare un segnale su alcune questioni forti: dare un risvolto pratico alla Conferenza sul clima di Parigi, tenere insieme politiche industriali e ambientali, aumentare ancora di più l’uso delle rinnovabili, assicurarci l’indipendenza degli approvvigionamenti energetici dopo che il governo ha dichiarato che non concederà nuove concessioni».

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