Revisione auto più cara: dal 2 novembre aumenta del 18%

Il costo ora passa da 66,88 a 79,02 euro. La tariffa bloccata dal 2007. «Ripaga gli investimenti».

Da calendario doveva entrare in vigore il 1 novembre; ma essendo una giornata di festa, il rincaro scatta dal giorno successivo, ovvero da oggi martedì 2 novembre. Con l’emanazione del Decreto attuativo da parte del ministro Infrastrutture e dei Trasporti diventa infatti operativo l’incremento della tariffa per le revisioni delle auto che salirà da 45 a 54,95 euro. Lo ricordano gli Artigiani di Mestre.

Se il controllo periodico viene effettuato in un centro revisioni privato, a questa cifra vanno aggiunte l’Iva (22%), la tariffa motorizzazione (10,20 euro) e le spese postali (1,78 euro), per un totale di 79,02 euro, che rappresenta il 18% in più rispetto ai 66,88 euro attuali.

Roberto Bottan, presidente della Cgia e anche del comparto auto degli artigiani mestrini afferma: «la tariffa era bloccata dal 2007, ma in questi ultimi anni gli investimenti da parte delle imprese imposti per legge dal ministero dei Trasporti sono stati ingenti: sia in sicurezza, in formazione e soprattutto in innovazione tecnologica, necessaria per eseguire le verifiche legate alle revisioni».«L’aumento di 9,95 euro - prosegue Bottan - risponde alla necessità di garantire da un lato la sostenibilità economica dei centri di controllo e dall’altro il mantenimento di uno standard qualitativo elevato del servizio revisioni, senza trascurare lo scopo principale che è rappresentato dalla sicurezza stradale e dalla tutela degli utenti». Dalla Cgia ricordano che per mitigare, in parte l’aumento, la normativa prevede l’erogazione di un «buono veicoli sicuri», del valore di 9,95 euro. I destinatari saranno gli utenti che, tra il 2021 e il 2023 sottoporranno il proprio veicolo a revisione.

Bonus del governo di 9,95 euro

Gli utenti interessati potranno presentare la richiesta del bonus di 9,95 euro a decorrere dalla data di entrata in esercizio della specifica piattaforma digitale, che sarà l’unico strumento attraverso cui richiedere il contributo, previa registrazione alla piattaforma stessa con Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. La piattaforma entrerà in funzione a decorrere dal 21 dicembre 2021. La richiesta è infatti completamente a carico dell’intestatario del veicolo, che potrà effettuarla solo dopo aver eseguito la revisione.

La legge ha previsto per questo bonus uno stanziamento di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023. Il contributo sarà valido per un solo veicolo a motore e per una sola volta nel triennio. A livello nazionale potranno accedere circa 402 mila persone all’anno su 17 milioni (16 milioni nei centri privati e un milione nelle sedi della motorizzazione).

Complessivamente nel 2020 i lombardi hanno speso 147,7 milioni per far revisionare le loro auto presso le officine private autorizzate. Rispetto al 2019, quando la spesa ammontava a 156,5 milioni, vi è stato un calo del 5,6%. A Bergamo il calo è stato del 4%.

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