Cronaca / Bergamo Città
Martedì 28 Aprile 2020
Riaperture, le tappe: 18 maggio i negozi
Il 1° giugno via libera a bar e ristoranti
Ci sarà una «fase due e qualcosa», o forse davvero una fase tre, ma questo lo si capirà solo nelle settimane a venire.
Intanto, le certezze sui prossimi step della strada - lunga e tortuosa - verso la normalità restano quelle snocciolate dal premier Giuseppe Conte domenica sera, nella conferenza dedicata al nuovo Dpcm. Due le date cruciali che s’incontreranno dopo il 4 maggio: il 18 maggio e il 1° giugno.
Il 18 maggio è prevista la generale riapertura degli esercizi commerciali al dettaglio, l’indicazione in burocratese per i negozi. Abbigliamento (nelle scorse settimane hanno riaperto i battenti solo i negozi di abbigliamento per neonati), librerie (la Lombardia aveva «respinto» la precedente possibilità di riapertura anticipata), negozi di cosmetici, gioiellerie, oggettistica, articoli regalo, negozi d’arredamento - solo per citare le tipologie più gettonate - torneranno ad accogliere i clienti, ma con doverose precauzioni, cioè rispettando le misure di distanziamento, l’ingresso contingentato, l’utilizzo di dispositivi di protezione, la sanificazione di ambienti e prodotti (e proprio l’abbigliamento sarà uno dei settori più delicati, con misure ancora allo studio). Sempre il 18 maggio si potrà tornare nei musei, riapriranno le biblioteche, ripartiranno gli eventi culturali all’aperto, ricominceranno gli allenamenti degli sport di squadra. Rimarrà, salvo novità, il divieto di «party» in casa.
L’altra data cerchiata sul calendario è quella del 1° giugno. Riapriranno i bar e i ristoranti, anche in questo caso con misure «impattanti» (capienze ridotte, dispositivi di protezione, distanze tra i tavoli, predilezione per i pagamenti contactless), e torneranno a lavorare anche le attività di cura della persona, cioè i parrucchieri e i centri estetici, con regole ferree, a partire dal rapporto uno-a-uno tra operatore (il parrucchiere, l’estetista) e il cliente, l’obbligo di dispositivi di protezione (parrucchieri ed estetisti bardati come infermieri?), la sterilizzazione di tutti gli strumenti, secondo le prime norme ipotizzate.
Qualcuno però già ironizza: il 1° giugno è lunedì, giorno di tradizionale chiusura, e poi il 2 giugno è la festa della Repubblica. Per il primo «restyling» toccherà aspettare il 3 giugno? Il 17 giugno, infine, ci sarà l’orale della maturità. Di persona, in classe.
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