Rilanciare via Autostrada si può
Luci e aree verdi in un progetto

Il progetto allo studio della «Summer School» discusso a Carnovali con i (pochi) residenti presenti.

Una nuova immagine per la strada di accesso alla città: via Autostrada che diventa un viale alberato e punto di collegamento tra i quartieri Carnovali e Malpensata. E ancora, aree verdi vivibili e «nastro luminoso» sulla rotonda che si trova all’altezza della Coop, per dare il benvenuto in città.

L’innovativo progetto è stato studiato dai partecipanti alla Summer School de «I maestri del Paesaggio» (l’evento organizzato da Arketipos e Palazzo Frizzoni) con il coordinamento dell’architetto Peter Fink.

Lunedì il lavoro svolto è stato oggetto di un’assemblea aperta ai cittadini e alle loro proposte. Il progetto, infatti, è ancora in divenire, e sarà presentato ufficialmente venerdì. La sala di via dei Carpinoni, però, ha ospitato ben pochi residenti: appena una decina le persone che hanno scelto di scoprire le idee per la zona messe «nero su bianco», e ancora meno quelli che hanno preso la parola. In generale, il progetto coordinato dall’architetto Fink è stato promosso. Solo una perplessità è stata mossa verso la scelta di non fare un sovrappasso in via Autostrada per collegare i due quartieri, ma di «abbassare» a livello strada il passaggio per i pedoni e i ciclisti, che dovrebbe diventare «protetto» grazie all’installazione di semafori. Una scelta che porterebbe anche gli automobilisti (che non sempre rispettano i limiti di velocità) ad alzare il piede dall’acceleratore. Presente in sala anche l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà, che ha valutato il progetto (venerdì si potrà scoprire l’intero «nuovo» asse disegnato) ricco di spunti molto interessanti. Ovviamente, si è ancora sul terreno delle idee, ma non è escluso che in futuro alcune parti possano venir realizzate. L’assessore ha messo in luce come il progetto «lavora sulla connessione dei quartieri, e sulla valorizzazione delle aree verdi» trasformando via Autostrada in «un viale urbano».

Non meno importante, l’idea di inserire le installazioni luminose nella rotonda, con anche la silhouette di Città Alta. E rendere la grande rotatoria all’uscita dell’autostrada una «collinetta» fruibile e allo stesso tempo un «muro» naturale per ridurre l’inquinamento. «Bergamo – ha ricordato l’architetto Peter Fink – non ha mai avuto paura di fare grandi cambiamenti urbanistici». Cambiamenti che, in questo caso, hanno un’attenzione per il verde.

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