Ronnie, in bici per 563 km in Alaska
Fra alci, lupi a meno quaranta gradi

Ronnie Carrara in gara all’Iditarod Trail. Unico italiano al via, sarà in sella a una fat-bike. «Saremo nella natura selvaggia, lontani dalla civiltà»

Per l’uomo comune è un’impresa ai limiti della follia, ma per un ristretto numero di sognatori l’Iditarod Trail Invitational è un’esperienza da assaporare almeno una volta nella vita. Parliamo della più celebre ultramaratona invernale al mondo, creata nel 2002 sulla falsariga dell’Iditarod Sled Dog Race, la corsa di 1.600 km con i cani da slitta da Anchorage a Nome, sdoganata in Italia da Mike Bongiorno.

L’Iditarod Trail Invitational è la variante a trazione umana, su tre diverse distanze, mille miglia (1.609 km), 350 miglia (563 km) e 150 miglia (241 km) che i concorrenti possono affrontare a piedi o in bici. Quest’anno, l’unico italiano al via (sabato alle 14 locali) della gara da 350 miglia è il 38enne bergamasco Ronnie Carrara, impegnato con la sua fat-bike, una mountain bike con le ruote grandi che con le sacche (materassino, sacco a pelo, fornello e cibo) pesa oltre 27 kg.

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