Rosa Camuna, premi speciali
a Felice Gimondi e Michela Moioli

Premio alla memoria al campione di ciclismo morto nel 2019 e menzione speciale per la campionessa di snowboard. Il premio viene consegnato ogni anno il 29 maggio ma causa Covid la premiazione si terrà dopo l’estate

Il filosofo Carlo Sini e i volontari della Croce Bianca di Brescia sono tra i vincitori 2020 della Rosa Camuna, il massimo riconoscimento assegnato ogni anno dalla Regione Lombardia alle personalità e alla realtà che si sono distinte in campo economico, sociale, culturale e sportivo.

Premio alla memoria anche a Felice Gimondi, il campione di ciclismo morto nel 2019 e menzioni speciali anche per la campionessa di snowboard Michela Moioli, per il personale addetto al reparto Covid del carcere di San Vittore e per il giornale ’Ordine e libertà’ di Abbiategrasso.

Tra le centinaia di candidature, il Consiglio regionale della Lombardia ha selezionato anche l’associazione «Il mantello» di Mariano Comense e Adele Parini, presidente dell’associazione Caos. Ai cinque premiati da Palazzo Pirelli si aggiunge poi il premio speciale, già annunciato il 2 giugno dal governatore Attilio Fontana, ad Annalisa Malara, l’anestesista di Lodi che con la sua intuizione consentì di scoprire il ’paziente 1’ affetto da Coronavirus a Codogno.

Il premio Rosa Camuna viene consegnato ogni anno il 29 maggio, giorno della Festa della Lombardia, ma quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, la premiazione si terrà dopo l’estate.

«Da bergamasco sono estremamente orgoglioso che a ricevere il massimo riconoscimento assegnato ogni anno da Regione Lombardia alle personalità e alla realtà che si sono distinte in campo economico, sociale, culturale e sportivo, ci siano Felice Gimondi e Michela Moioli. Ho proposto i loro nomi in quanto questi campioni, con le loro vittorie, hanno reso grande la terra bergamasca nel mondo». Così Giovanni Malanchini, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia.

«Felice Gimondi riceverà il premio alla memoria: il nome del grande campione è stato proposto da me ed è stato condiviso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia: scomparso lo scorso anno, Gimondi non era semplicemente un campione del ciclismo, ma un simbolo dell’essere bergamaschi, in quanto esempio di concretezza, semplicità e grande generosità. Michela Moioli, che conosco personalmente, riceverà una menzione su proposta mia e del Consigliere Dario Violi: campionessa sulle piste e campionessa nella vita. Difficile dimenticare l’immagine di Michela quando a marzo, a Veysonnaz, ha sfrecciato sulla tavola davanti a tutte prendendosi di forza il terzo trofeo di cristallo dello snowboard e, alzandolo al cielo, ha dedicato la vittoria a quella Bergamo martoriata dal maledetto virus, che proprio in quei giorni aveva colpito la sua terra e anche la sua famiglia».

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