Sammy racconta la sua storia - Video
«Sono contento della vita che ho»

Ha parlato con orgoglio e serenità, all’Imiberg, Sammy Basso, il 20enne vicentino colpito dalla progeria, la terribile malattia che causa l’invecchiamento precoce e per la quale non c’è attualmente una cura. Parole che hanno colpito e commosso l’attento pubblico nel chiostro della scuola cittadina venerdì 15 aprile.

Sammy ha dialogato con il professor Gianvito Martino dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Ha raccontato della sua vita e la sua storia: «Sono contento della vita che ho, non la baratterei con quella di nessun altro. Vivo la mia malattia in modo positivo, con l’aiuto della mia famiglia e della mia fede».

Sammy è vittima di una malattia rarissima, ci sono soltanto venti casi come lui nel mondo, che causa l’invecchiamento precoce sul piano fisico, mentre la mente non è intaccata. Intorno a lui è cresciuta nel tempo una grande mobilitazione e Sammy è stato inserito nei primi programmi sperimentali di ricerca sulla progeria, a Boston, negli Stati Uniti.

Nell’ottobre 2005, la famiglia Basso, aiutata da un gruppo di amici, ha fondato l’A.I.Pro.Sa.B. (Associazione Italiana Progeria Sammy Basso) per rispondere aduna domanda che Sammy poneva spesso: «Perché non si sente mai parlare della mia malattia?». L’associazione è nata in primis per fare conoscere in Italia la progeria, cosicché nessuna famiglia potesse più sentirsi sola ed abbandonata davanti al suo manifestarsi, come a loro è successo.

Ora lo scopo principale dell’A.I.Pro.Sa.B. è quello di raccogliere fondi per la ricerca. L’incontro è stato organizzato dalla Scuola Imiberg in collaborazione con l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus e con la libreria Palomar. Parte dei proventi della vendita del libro «Il Viaggio di Sammy» sarà devoluta ad A.I.Pro.Sa.B.

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