Santa Giulia e la Cornabusa, pieno di voti
per i Luoghi del cuore in Lombardia

La basilica di Bonate Sotto e il santuario di Sant’Omobono tra i luoghi del cuore più votati con il Fai in Lombardia.

La Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto e il Santuario della Madonna della Cornabusa di Sant’Omobono Terme tra i luoghi più votati in Lombardia nella classifica provvisoria de «I Luoghi del Cuore» del Fai (Fondo ambiente italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Nella cinquina dei primi classificati anche il Lazzaretto di San Rocco a Marnate, la Serra esotica di Villa Annoni a Cuggiono, la Villa Castiglioni a Induno Olona.

A quasi due mesi dal lancio dell’iniziativa, il traguardo di quasi 300.000 voti ricevuti per più di 20.000 «luoghi del cuore» in tutta Italia dimostra che, sempre di più, i cittadini considerano il censimento del Fai uno strumento efficace per dar seguito all’impegno di offrire un futuro ai luoghi che amano. L’affetto per un bene bisognoso di cure o l’urgenza di salvaguardare la sua integrità sono le ragioni che principalmente spingono a votare: non solo firme cartacee, ma soprattutto voti online che, in questa prima fase di censimento, hanno superato i 230.000 con un aumento del 75% rispetto ai voti raccolti nello stesso periodo nel 2016. La regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.

Sempre ampia e appassionata la partecipazione dei gruppi che si mobilitano per raccogliere voti a sostegno delle realtà a loro più care, associazioni nate a favore di singoli luoghi, ma anche Comuni, Parrocchie e Pro Loco che hanno deciso di attivarsi per il censimento, spesso creando reti di partner per sostenere necessità di recupero o valorizzazione di beni del territorio. Finora 160 comitati si sono registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it, molti dei quali creati addirittura prima dell’inizio del censimento: un segno di quanto, dopo otto edizioni e 92 interventi promossi dal 2003, il progetto «I Luoghi del Cuore» sia conosciuto e atteso e i comitati vogliano trovarsi pronti «ai blocchi di partenza» per raggiungere il maggior numero di voti.

L’obiettivo che stimola a partecipare all’iniziativa con tanto entusiasmo non è solo la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione – previsto per i primi tre classificati a cui verranno destinati rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro – ma soprattutto la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi. Inoltre, i luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di Fai e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30mila euro. A oggi ecco i luoghi in Lombardia ai primi posti della classifica provvisoria (classifica completa su www.iluoghidelcuore.it).

La Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG) è attestata già nel 1129, ma la sua origine si radica nella leggenda: edificata per volere della santa a cui venne intitolata, per alcuni, o per volere della regina Teodolinda, secondo altri. Notevoli sono le sue dimensioni, 3 navate culminanti in altrettante absidi e 5 campate, che testimoniamo l’importanza e la ricchezza del territorio. Nel corso del Medioevo eventi avversi disgregano la comunità, così la basilica è rimasta incompiuta e i manufatti già realizzati, abbandonati. Oggi, è utilizzata come cappella del cimitero sorto attorno a essa. Gli interventi settecenteschi di rialzo e di copertura dell’abside, l’affresco dell’abside centrale realizzati dai fratelli Orelli, pittori di origini svizzere attivi nel territorio di Bergamo tra Seicento e Settecento, convivono con elementi architettonici di età longobarda e anche più antica. La chiesa di proprietà del Comune, oggetto di restauri negli anni passati, è oggi aperta al pubblico, ma necessita di nuovi interventi di conservazione e valorizzazione. Il comitato “Santa Giulia, la basilica” è attivo insieme al Comune di Bonate Sotto che ha individuato un progetto di restauro suddiviso in cinque lotti funzionali, che è possibile sostenere con i benefici fiscali dell’Art Bonus.

Tanti anche i sostenitori del Santuario della Madonna della Cornabusa a Sant’Omobono Terme (BG), incastonato sul versante di un monte a picco sulla Valle Imagna e inserito all’interno di una caverna in cui sgorga una sorgente d’acqua. L’origine del luogo è da far risalire al periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, tra il 1350 e il 1440. Per sfuggire alle violenze alcuni abitanti della zona si nascosero in una “corna busa”, che in dialetto significa cavità naturale, portando con sé la statuetta lignea della Madonna che si racconta sia stata lì dimenticata e nel secolo successivo fu al centro di un miracolo. Proprio nel luogo in cui la statua fu ritrovata, nel corso dei secoli a partire dal ’500, fu edificato il santuario dedicato al culto della Madonna della Grotta, che in seguito divenne Madonna della Cornabusa. Nel piazzale della grotta si trova un tempietto chiuso da inferriata che custodisce ancora oggi la statua. Il santuario è aperto solo dal lunedì dell’Angelo fino alla termine dell’estate; nei restanti mesi dell’anno diventa difficile raggiungerlo. Ancora oggi punto di riferimento per tutta la comunità della Valle Imagna, necessita di svariati interventi di tutela e restauro di cui si fa portavoce un comitato che riunisce la Parrocchia di Cepino, la Comunità Montana Valle Imagna, l’Infopoint Valle Imagna e la Pro Loco di S. Omobono.

C’è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare i propri «luoghi del cuore»: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità.

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