Santa Lucia piange Paola Amati Pesenti
Avviò i gruppi biblici parrocchiali

È stata una donna di grande fede e di grande carità. Molto impegnata nella parrocchia di Santa Lucia, avviò i gruppi biblici che poi, seguendone l’esempio, si diffusero nel tempo in una quarantina di parrocchie bergamasche.

Questa è stata la vita e l’opera di Paola Amati Pesenti, morta sabato mattina 12 ottobre nel quartiere di Santa Lucia a 90 anni di età. Era nata il 4 febbraio 1929 nella parrocchia delle Grazie, per poi trasferirsi in Santa Lucia. Vedova da un anno, si era sposata con Aristide Pesenti, ma non avevano avuto figli. «Nostra zia — ricordano commosse le nipoti Laura e Anna Michelato — era una persona speciale, umile, sempre ottimista. Aveva una fede forte e genuina, che coniugava con la carità verso ogni bisogno senza mai voler apparire e senza mai giudicare. È stata una colonna della San Vincenzo locale e ha aiutato tante ragazze orfane che amava come figliocce».

Negli anni Settanta, su impulso del parroco monsignor Cesare Bonicelli (futuro vescovo di San Severo e poi di Parma), che era molto sensibile a questo ambito pastorale sulla scia del primo post-Concilio, e poi sostenuta anche dal successore monsignor Attilio Bianchi, Paola Amati aveva avviato i gruppi biblici in parrocchia per approfondire in modo sistematico la Sacra Scrittura con una lettura meditata e insieme pregata. Era anche amica del vescovo Roberto Amadei, che aveva conosciuto da giovane sacerdote quando dal Seminario scendeva in Santa Lucia per Messe e Confessioni. Inoltre, nutriva grande amore per le bellezze della montagna, che trasmetteva a tutti. «Aveva un ultimo desiderio che non ha potuto realizzare — raccontano ancora le nipoti —, cioè tornare almeno una volta sulla Presolana». I funerali si terranno lunedì 14 ottobre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia-Tempio votivo.

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