Sant’Agata, resti di epoca romana
Dal 25 novembre si tornerà a scavare

La Soprintendenza ha dato il via libera a nuove indagini sulle «evidenze di grande interesse storico e archeologico» venute alla luce nei mesi scorsi.

Gli archeologi tornano al lavoro nel giardino del Circolino, in Città Alta. Dal 25 novembre riprendono gli scavi. La Soprintendenza ha dato il via libera a nuove indagini sulle «evidenze di grande interesse storico e archeologico» venute alla luce nei mesi scorsi, e che dal mese di aprile sono protette da teli impermeabili. Pannelli fotografici esposti nel giardino segnalano il valore dei ritrovamenti e raccontano come sono stati condotti gli scavi.

In un’area di 24 metri per 6 e profonda 5, antistante la facciata dell’ex chiesa di Sant’Agata, sono state rinvenute sepolture di età medievale e un imponente muro di epoca romana collegato ad altri manufatti di dimensioni minori. La Cooperativa Città Alta, che finanzia con cinque milioni di euro l’intervento di recupero dell’ex chiesa ottenuta in concessione dal Comune per i prossimi 50 anni, intende rendere visibili i resti archeologici.

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