Sant’Alessandro, fiera di rinascita
«Occasione giusta per ripartire»

Un centinaio gli espositori distribuiti sui sette mila metri quadrati di Piazzale Alpini. Ingresso libero e gratuito fino alle 22.

È in pieno svolgimento al piazzale degli Alpini di Bergamo l’edizione speciale della Fiera di Sant’Alessandro dedicata alla filiera agroalimentare. Un appuntamento nato dodici secoli fa proprio per festeggiare da parte del mondo contadino il Santo Patrono di Bergamo, che ricorre oggi 26 agosto. La manifestazione organizzata da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg è a ingresso gratuito e termina alle 22. Ancora tutto il pomeriggio quindi per fare un viaggio in pieno centro cittadino tra le cose belle e buone della filiera agroalimentare. Costante l’afflusso della gente (soprattutto famiglie) per tutta la mattinata; afflusso monitorato in linea con le normative anticovid e per il quale è necessario l’uso della mascherina.

Oltre un centinaio le realtà presenti sui settemila metri quadrati a disposizione, tra enogastronomia, attrezzature e macchinari, abbigliamento e cultura contadina. Numerose le iniziative collaterali in programma, per coinvolgere a far conoscere al pubblico (in particolare alle nuove generazioni) i tanti aspetti che fanno del nostro settore primario un’eccellenza italiana (e bergamasca) nel mondo. In particolare grande interesse per l’area cucina e degustazione, e la didattica e intrattenimento.

Questa mattina per l’inaugurazione sono intervenute tutte le massime autorità istituzionali e delle forze dell’ordine locali, oltre ad una folta rappresentanza del mondo politico, imprenditoriale e associativo del nostro territorio: citiamo per tutti il prefetto Enrico Ricci, il questore Maurizio Auriemma, il presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, Carlo Mazzoleni. Hanno preso la parola Giuseppe Epinati, Amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova; Fabio Sannino, presidente di Promoberg; Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Fabio Rolfi, Assessore regionale all’Agricoltura; Alberto Brivio, Presidente di Coldiretti Bergamo e Alessandro Vecchi, vicepresidente di Confagricoltura Bergamo. La formula smart e small dovuta all’indisponibilità del polo fieristico cittadino non ha di certo diminuito la qualità e l’appeal dell’evento. Tutti gli interventi hanno evidenziato la bontà e l’importanza della manifestazione, fortemente voluta per sostenere la filiera agroalimentare duramente colpita in ordine cronologico dalla pandemia, dalla crisi economia e dal maltempo che, nel solo mese di luglio, nel Nord Italia a causato danni al settore per oltre 14 miliardi di euro.

Epinati e Gori si sono poi rivolti ai rappresentanti politici regionali e nazionali chiedendo di trovare in tempi rapidi una soluzione che consenta di trasferire l’ospedale attualmente ospitato alla Fiera di Bergamo in altra sede, garantendo in tal modo la tutela della salute nel (malaugurato ma possibile) caso di una risalita dei contagi e dei ricoveri, dando nel contempo la possibilità di un ritorno all’attività fieristica e convegnistica, molto importante per le imprese e per il nostro territorio in generale, sempre tenendo conto delle normative anti covid.

Al termine della benedizione da parte di don Gianluca Salvi, Ufficio Turismo e Pellegrinaggi della Diocesi di Bergamo, il tradizionale taglio del nastro, a cui è seguita la donazione da parte dell’associazione Quilt Italia (presente la presidente Patrizia Girlanda) di un patchwork tricolore (tre quilt, ciascuno di 162 centimetri di larghezza e 265 centimetri di altezza) realizzato dalle associate in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quale abbraccio di tutta l’Italia a Bergamo, territorio così duramente colpito dal Covid, e omaggio a tutte le vittime della pandemia.

La Fiera di Sant’Alessandro ha l’importante sostegno della Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Bergamo; partner: Banco Bpm Credito Bergamasco, Ubi Banca, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo.

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