Scappati da Norcia, ora a Longuelo -video
«Abbiamo perso tutto, ma torneremo»

Paola Coccia, il marito Alessandro Nicoli e le figlie sono stati accolti a Longuelo dai parenti: «La nostra casa è in zona rossa, abbiamo vissuto tutta l’estate in un camper».

Dopo la scossa di avvertimento di mercoledì scorso, hanno deciso di salire su un treno con le loro due figlie e venire a Bergamo, città originaria di Alessandro. Una decisione dettata dal timore che potesse succedere qualcosa di grave, quello che purtroppo si è verificato domenica quando la terribile scossa delle 7,40, ha ridotto Norcia ad un cumulo di macerie.

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È da Bergamo che la famiglia ha assistito alla tragedia che Norcia sta vivendo in questi giorni. Un paese distrutto, «è tutto zona rossa, anche la nostra casa» dice Paola composta. Di entrare nell’appartamento non se ne parla, impossibile per ovvie ragioni di sicurezza. È dallo scorso agosto, quando il terremoto ha messo in ginocchio Amatrice, che la famiglia Nicoli vive nella paura, perché da allora lo sciame sismico non è mai terminato.La famiglia è ora costretta a tornare a Norcia perché oltre alla tragedia, bisogna affrontare anche le trafile burocratiche, fatte di perizie e sopralluoghi: «Dobbiamo ripartire per sbrigare alcune pratiche e perché Alessandro deve tornare a lavorare a Foligno, che non è stata colpita – spiega Paola -. Fortunatamente abbiamo un camper che già qualche mese fa ci ha prestato un amico di Alessandro, in questi giorni ci stanno vivendo i miei genitori. È lì che abbiamo vissuto quest’estate, mentre abbiamo fatto alcuni lavori in casa dopo il terremoto di agosto. Eravamo appena rientrati in appartamento, ci stavamo riabituando pian piano alla normalità. Ora si ricomincia da capo».

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