Scorte di sangue diminuite
Scatta l’appello ai donatori

Calo dopo le feste al Papa Giovanni. Tra le cause: influenza e maltempo Si cerca soprattutto il gruppo 0, il più usato. «Ma non è emergenza».

Non solo d’estate, quest’anno la carenza di sangue si sta verificando anche dopo le feste di Natale e di fine anno: la riserva sta diminuendo tanto che il Dipartimento di Medicina trasfusionale ed Ematologia della provincia di Bergamo già da una decina di giorni ha contattato le associazioni del territorio per sollecitare le donazioni. «Accade mediamente un paio di volte l’anno, ma il sistema sangue è governato in modo da non arrivare mai all’emergenza», rassicura Anna Falanga, direttore del Dipartimento che ha sede all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

Anche nella Bergamasca, dunque, come a livello nazionale è un periodo in cui le disponibilità ematiche iniziano a scarseggiare. Il Centro nazionale sangue ha lanciato un appello a tutti i donatori. In totale, ha fatto sapere il centro, sono oltre 2.600 le unità mancanti, la regione con le maggiori carenze è il Lazio ma situazioni critiche si registrano in Abruzzo, Toscana, Campania, Basilicata, Liguria, Umbria, Marche e Puglia. «Le cause della carenza sono multifattoriali – afferma il direttore Giancarlo Maria Liumbruno – ma sicuramente può aver inciso l’epidemia influenzale che, complice il calo delle vaccinazioni, ha già colpito molte più persone rispetto allo scorso anno. Si può ipotizzare che anche il maltempo stia tenendo a casa i donatori». Che sia stata l’influenza a determinare la contrazione, nel caso della Bergamasca, «saranno le indagini epidemiologiche a poterlo stabilire – spiega Falanga – sicuramente nel nostro territorio non ci sono stati episodi di maltempo tali da rendere le strade impraticabili. Possiamo dire che sono circostanze che si ripetono mediamente un paio di volte l’anno, solitamente a ridosso dei periodi di vacanza».

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