Scuola: un genitore su 5 in Lombardia
teme di non riuscire a pagare la mensa

Secondo l’indagine «La scuola che verrà» realizzata da Ipsos, il 43% dei genitori teme variazioni di orario incompatibili con l’occupazione, con i nonni che tornano a essere un pilastro nel 23% dei casi mentre solo le mamme (9%) sarebbero disposte a ridurre l’orario di lavoro o a rinunciare all’attività lavorativa a differenza dei papà (1%).

Quasi 1 genitore lombardo su 10 crede di non potersi permettere l’acquisto di tutti i libri scolastici, 1 su 5 teme di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica. È la fotografia della crisi economica alla vigilia della ripresa della scuola fatta da «Save the Children».

Secondo l’indagine «La scuola che verrà» realizzata da Ipsos, il 43% dei genitori teme variazioni di orario incompatibili con l’occupazione, con i nonni che tornano a essere un pilastro nel 23% dei casi mentre solo le mamme (9%) sarebbero disposte a ridurre l’orario di lavoro o a rinunciare all’attività lavorativa a differenza dei papà (1%).

In generale, guardando al nuovo anno, in Lombardia più di 7 genitori su 10 dichiarano di avere preoccupazioni relative al rientro a scuola: la principale è data dall’incertezza circa le modalità di ripresa (53%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (46%) e quindi dalle possibili variazioni di orario di entrata/uscita da scuola che potrebbero non essere compatibili con gli impegni lavorativi dei genitori (43%)

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