«Sequestrati beni in più per 1,8 milioni»
Tolti i sigilli a una tela di Modigliani

Il gip ha accolto il ricorso dei difensori del manager collezionista di opere d’arte. Restano «congelati» quasi 300 pezzi tra quadri, sculture e altro per 25 milioni di euro.

La Guardia di finanza l’aveva trovata, insieme ad altre opere d’arte, in un box di via Suardi di proprietà della madre di un commercialista il 19 dicembre 2017. La «Jeune femme à la collerette», olio su tela (55.4 x 38.7 cm) del 1915 di Amedeo Modigliani, valutata un milione e 800 mila euro, era stata sequestrata e trasferita in uno dei caveau della Banca d’Italia a Milano.

Da venerdì 5 aprile, però, può tornare in possesso del suo proprietario, il manager dell’intermediazione finanziaria finito ai domiciliari a ottobre per autoriciclaggio e false dichiarazioni nella voluntary disclosure (l’adesione alla procedura di collaborazione volontaria per regolarizzare la posizione di patrimoni detenuti all’estero e prevista esclusivamente per i reati di evasione fiscale) e rimesso in libertà dalla Cassazione un mese fa. Il gip Massimiliano Magliacani ha infatti accolto il ricorso presentato dai difensori Raffaele Bergaglio e Andrea Garello e ha dissequestrato la tela del pittore livornese.

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