Sherpa vertical, una sfida in salita
Vuoi aiutare i rifugisti divertendoti?

Tutto iniziò tre anni fa. Cinzia Bertasa, la promotrice di questa iniziativa, la definì una «goliardata tra amici.

L’idea di salire ai rifugi meno accessibili con gli zaini carichi di viveri. Dopo il richiamo sui social si trovarono in una trentina nel parcheggio di Fiumenero per dividersi i generi alimentari da portare al Brunone. È nata così la «Sherpa vertical», una «salita di solidarietà» in aiuto ai rifugi più scomodi da raggiungere.

«Il vincitore morale - dice Bertasa - non è stato decretato solo dal responso cronometrico, ma anche in base al carico nello zaino. Cinque chili era il peso minimo. Ogni chilogrammo supplementare avrebbe poi concesso di decurtare dal tempo finale dieci minuti. L’iniziativa, che ha permesso di portare al Brunone circa 300 chilogrammi di provviste, è molto piaciuta tant’è che è stata replicata con un buon numero anche al rifugio Rino Olmo, sopra Castione. Di recente sono stata contattata da un ragazzo che lavora al rifugio Massimo Rinaldi e che vorrebbe proporla anche nella sua zona».

Bertasa si dice fiduciosa sulla risposta del pubblico ripensando a quanto successo lo scorso anno in occasione della «Brunone sherpa vertical». «Malgrado le pessime condizioni meteo non abbiano permesso di riproporre la “salita di gruppo” al rifugio, ho deciso di salirvi e di fare ritorno a Fiumenero la domenica mattina presto. Avevo nel baule diverse provviste e mi sono rivolta agli escursionisti nel parcheggio e ricordo con molto piacere la loro disponibilità nel caricare nello zaino parte di questi generi alimentari».

Sabato 20 giugno si replica con partenza «libera», tra le 7,30 e le 14,30. Chi volesse partecipare può trovare informazioni sulla pagina facebook.

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