Si dichiarava cieca, ma guidava l’auto
Dovrà restituire 61mila euro all’Inps

Truffa aggravata e falso, per essersi finta cieca totale di fronte allo Stato, incassando la relativa indennità per diversi anni

Per questa accusa mercoledì mattina in udienza preliminare il giudice Tino Palestra ha condannato A. E., cittadina albanese di 48 anni residente a Bergamo, a un anno e otto mesi di reclusione, concedendole il beneficio della sospensione della pena ma stabilendo anche per lei l’obbligo di risarcire all’Inps la somma totale di 61.629 euro, vale a dire quanto la donna avrebbe ingiustamente percepito.

A farla finire nel registro degli indagati prima e in udienza preliminare, ironia della sorte, era stato un fatto del tutto accidentale: un incidente stradale per l’appunto, in cui la donna era rimasta coinvolta mentre era alla guida della propria autovettura. I rilievi fatti sul luogo dell’incidente, oltre tutto, avevano permesso di stabilire in primo luogo che la donna in quel momento era in stato di ebbrezza: reato per cui è già stata condannata. Ma proprio gli accertamenti partiti da quel sinistro stradale hanno portato sul suo caso l’attenzione della Guardia di finanza: la quarantottenne, infatti, risultava essere cieca: totale negli ultimi anni e in precedenza solo parziale, percependo quindi la relativa indennità dall’Inps. Particolare che, in maniera del tutto evidente, andava a cozzare con la dinamica dell’incidente stradale: in quel momento la donna già figurava infatti come cieca totale, eppure si trovava alla guida del mezzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA