Si è spenta Annamaria Colombelli Radici
Esempio di discrezione e sobrietà

E’ spirata nella serata di mercoledì 12 gennaio. Aveva 74 anni era la moglie dell’imprenditore seriano Miro Radici.

Un senso profondo della famiglia e della comunità, vissuto con la forza di valori che per un’intera vita ha posto al centro del proprio impegno. È morta nella serata di giovedì 12 gennaio a Bergamo Annamaria Colombelli, moglie da oltre cinquant’anni dell’imprenditore Miro Radici. Negli ultimi anni ha lottato con tenacia contro un male rivelatosi incurabile e manifestatosi nei suoi esiti fatali nelle ultime settimane, quando Annamaria Colombelli è stata ricoverato alla Fondazione S.Maria Ausiliatrice di via Gleno.

Annamaria Radici era l’unica figlia dei coniugi Colombelli, residenti in città, nata nel 1942. Sin dalla gioventù frequentava la Val Gandino (la madre era originaria di Gandino) dove vivevano la nonna e numerosi parenti. Frequentando con le cugine i gruppi giovanili del paese, negli anni ruggenti del boom economico in cui la Valle era un brulicare di telai, conobbe la il giovane Miro, che all’inizio degli anni ‘60 sarebbe diventato suo marito. Dal loro matrimonio sono nati i figli Marco (nel 1963) e Nicola, dieci anni dopo. Annamaria è stata al fianco del marito Miro per oltre cinquant’anni, condividendo con lui l’escalation industriale che ha visto moltiplicarsi aziende e soddisfazioni innanzitutto in campo tessile, con la costante del Tappetificio Nazionale Pietro Radici, legato alla produzione di tappeti e successivamente al fortunato marchio di moquette Sit-In, nato nel 1972. Un gruppo allargatosi successivamente ad attività industriali anche in altri campi, ma che ha sempre mantenuto un’impronta familiare, dove all’attività operativa di Miro si univa la presenza assidua e discreta di Annamaria.

Pur avendo ricoperto incarichi ai massimi livelli nelle aziende di famiglia, nella Miro Radici Finance, ma anche nel Credito Bergamasco, Annamaria non ha mai amato le luci della ribalta e la mondanità fine a se stessa, distinguendosi per la bontà d’animo, la generosa vicinanza alla famiglia e alla grande comunità aziendale. Fra i suoi impegni operativi va ricordata soprattutto la gestione in prima persona della Radici Casa di Orio al Serio, ove coniugava l’intuito imprenditoriale all’attenzione allo stile, con un gusto delicato per il bello e per l’arte. La famiglia Radici ha vissuto per decenni a Gandino, vicina alle attività industriali di famiglia, trasferendosi successivamente in città, dove tuttora era residente.

Annamaria Colombelli Radici lascia il marito Miro, i figli Marco e Nicola, le nuore Ines ed Ainette, i nipoti Leonardo, Cristopher e Jacopo. I funerali si svolgeranno sabato 14 gennaio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Longuelo.

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