Si scalda il mercato dell’Atalanta
Servono rinforzi in attacco
Numeri inadeguati per una squadra che sogna di restare nell’alta classifica. Certo, Petagna è decisivo per lo sviluppo della manovra nerazzurra: domenica con l’Udinese è stato il migliore in campo. Come valorizza lui i compagni, non lo sa fare nessun altro. È il centravanti ideale per chi arriva da dietro e si inserisce. E Gomez nell’Atalanta è il capitano e il leader, l’uomo che mette qualità. Ai tre gol segnati ha già unito 6 assist, e di regola entra in tquasi utte le azioni pericolose. Le fa partire, le ispira. A questo punto - mancano 20 giorni alla riapertura dei trasferimenti, per l’Atalanta otto all’ultimo impegno e quindi alla possibilità di muoversi poi sul mercato - proviamo a immaginare gli scenari. Perché è chiaro che l’Atalanta non potrà restare con l’organico attuale. È scontato che a fine gennaio le punte a disposizione di Gasperini saranno diverse da quelle attuali. Perché per caratteristiche, in questa squadra, al momento Petagna non ha un sostituto di ruolo. Paloschi e Pinilla per caratteristiche non possono giocare da prima punta da soli e l’abbiamo visto. Pesic meno di loro. Paloschi e Pinilla a gennaio lasceranno Bergamo, hanno richieste e vogliono avere più spazio. Paloschi è un esempio di professionalità, ma è arrivato al momento sbagliato e con un allenatore che propone un calcio inadatto alle sue caratteristiche.

Pinilla ha difficoltà storiche di rapporto con Gasperini e una personalità che lo porta di frequente fuori misura quando non gioca stabilmente. Giusto che vada. I rapporti ormai non ci sono più. Poi Gomez. Neppure lui, nella rosa attuale, ha un sostituto di ruolo. In giro ci sono tantissimi esterni offensivi di qualità, in Italia e all’estero. Si tratta di investire per prenderli. Gratis si prendono solo le quinte scelte. Qui entra in ballo un altro tema: chi parte tra i giovani? O meglio: chi verrà ceduto? E con quali plusvalenze? Perché dai ricavi dipenderanno gli investimenti.
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