Smog killer: 467 mila vittime in Europa
A Bergamo crollano le polveri sottili

Le stime dell’Ue sui morti l’anno. Ma fortunatamente la pioggia ha fatto scendere le Pm10

Nonostante la qualità dell’aria in Europa stia migliorando, l’inquinamento atmosferico resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute umana, abbassa la qualità della vita ed è la causa stimata di 467mila morti premature l’anno in tutto il continente. Sono i dati del Rapporto «Qualità dell’aria in Europa 2016», pubblicato mercoledì 23 novembre dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea). La pubblicazione è tempestiva, perché a mezzogiorno a Strasburgo il Parlamento europeo voterà la direttiva che introduce nuovi limiti alle emissioni inquinanti per il periodo 2020-2030. Lo studio presenta una panoramica aggiornata e l’analisi della qualità dell’aria in Europa per il periodo 2000-2014 sulla base di dati provenienti da stazioni di monitoraggio ufficiali, tra cui più di 400 città in tutta Europa.

Intanto buone notizie arrivano dal fronte locale. Come previsto, la pioggia ha fatto crollare i livelli delle polveri sottili, che lo scorso fine settimana erano arrivati a toccare il doppio del valore limite (50 microgrammi per metro cubo) previsto. A Bergamo via Garibaldi si è precipitati a quota 23, 17 in via Meucci, 20 a Dalmine, 29 a Filago Centro, 21 a Lallio, 22 ad Osio Sotto e 27 a Treviglio.

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