Smog: non è colpa soltanto dei motori
È più grave l’usura di freni e pneumatici

Non solo diesel. A Bergamo, secondo i dati di Arpa Lombardia, la quota di polveri sottili dovuta al trasporto su strada è il 29 per cento nell’agglomerato, il 40 in città. Ma, di quel 29, il 15 per cento è il Pm 10 rilasciato dall’usura di freni e pneumatici, il 14 dai motori.

Del 40 per cento di emissioni di Pm 10 nel comune di Bergamo, il 21 viene dall’usura, il 19 dal diesel. I motori a gasolio determinano il 61 per cento di ossidi di azoto in città, il 50 nell’area critica. Dal 15 ottobre, per la prima volta, anche i veicoli euro 3 dovranno fermarsi. Ma nessun blocco totale. Le misure per il traffico partiranno solo dopo sette giorni di superamento dei limiti di polveri sottili. Il motivo? Il mancato stanziamento di incentivi per rottamare le auto vecchie e vendere quelle nuove.

La linea è stata confermata nel protocollo firmato in questi giorni da Regione e Anci Lombardia. «Visto il perdurare della crisi economica - dichiara l’assessore Claudia Terzi - non ce la sentiamo di bloccare completamente i diesel euro 3, pesando sulle tasche dei cittadini»: la Regione aveva chiesto al governo un miliardo. I Comuni, inoltre, potranno aderire alle misure decise dal protocollo solo se lo vorranno: «Sono contraria agli obblighi», avverte l’assessore Terzi. Nella Bergamasca si calcola che i veicoli euro 3 siano 65.500, dei quali poco più di 20 mila circolanti nell’agglomerato.

Un’ampia analisi sullo smog, il diesel, gli euro 3 e gli effetti sulla salute si può leggere sul nuovo numero di «eco.bergamo», la rivista che si occupa di sostenibilità e di economia verde in edicola gratis domenica 9 ottobre con L’Eco.

Vestiti, cibi, elettrodomestici. Praticamente ogni oggetto che compriamo ha un’etichetta. Molto spesso però siamo poco attenti a questa importantissima fonte di informazioni, oppure facciamo fatica decifrare codici e sigle. Ecco perché «eco.bergamo» propone, nel numero in edicola domenica, una guida semplice e chiara che ci permetterà di diventare consumatori più responsabili, imparando proprio a leggere le etichette. Capiremo come scoprire se ciò che acquistiamo contiene sostanze tossiche, come alcuni capi di vestiario, che poi finiscono nell’acqua quando li laviamo. Oppure se per la produzione è stata utilizzata una quantità eccessiva di energia.

Nelle rivista si parla anche di ospedali e cliniche: la distribuzione robotizzata dei farmaci permette di evitare sprechi ed errori, nuovi modelli di gestione energetica fanno risparmiare fino al 20 % di elettricità. Continua poi il viaggio della rivista fra le piste ciclabili della Bergamasca: questa volta tocca alla Greenway, una delle più amate e percorse da ciclisti e runners. Iniziamo anche un nuovo lungo viaggio nei Siti di interesse comunitario (Sic) con i quali l’Unione europea cerca di salvaguardare la biodiversità a rischio in molte zone. Una mappa ci consentirà di capire quali sono le 19 aree identificate nella nostra provincia.

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