Solo il 2,5% degli insegnanti è under 34
Bergamo tra le città coi docenti più giovani

Solo il 2,5% degli insegnanti italiani è under 34: 18.842 su 729.997. Dietro le cattedre, per la maggior parte, siedono docenti con più di 54 anni, il 40%. Il divario aumenta tra Nord e Sud. Bergamo in controtendenza: qui ci sono gli insegnanti più giovani.

Se in Piemonte quasi il 5% dei docenti è under 34, in Sicilia la percentuale non raggiunge neanche l’1%. È la fotografia scattata da un’inchiesta curata dall’Agl, l’Agenzia dei quotidiani locali del gruppo editoriale Gedi, sul sistema scolastico italiano con i dati del ministero dell’istruzione sull’anno appena concluso. In termini assoluti la maggior parte dei giovani ha trovato posto in Lombardia (oltre 3.700), ma è anche la Regione che ha l’organico più grande d’Italia: la percentuale di under 34 è al 3,6%. Sopra la media sono anche il l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria e la Toscana. Profondamente sotto, invece, Sardegna e Calabria che non raggiungono neanche l’1,5%.

Le province con un corpo insegnanti più giovane sono, oltre a Bergamo, Roma, Milano, Torino, Napoli, Brescia, Cuneo, Firenze, Bologna e Modena. Guardando agli ordini scolastici per i trentenni c’è meno spazio alle superiori, dove neanche l’1% degli insegnanti ha meno di 34 anni e oltre il 46% più di 54. Alle elementari, invece, i più giovani salgono al 4%, mentre i docenti che guardano alla pensione sono appena il 33%. Altro fatto antico che i dati ministeriali fotografano è che gli uomini in cattedra sono appena il 17%: circa 126mila contro un esercito di 603mila donne. Secondo le organizzazioni sindacali, «è una situazione che nasce da lontano» anche con «la sottovalutazione del precariato». Nemmeno la Buona scuola ha portato un nuovo equilibrio tra l’età dei docenti.

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