«Son tornato, bello il “grazie” della gente»
Nuova giostra dieci giorni dopo il rogo

«La gente è contenta, mi ringrazia perché siamo tornati “dopo tutto quello che è successo” mi dicono. Una signora mi ha portato 10 euro come segno simbolico di solidarietà dicendo che è giusto che la città contribuisca: ecco, questo mi fa felice». Lo senti dal tono dalla voce che il bello del ritorno in città è tutto negli occhi della gente che lo guarda e sorride.

A dieci giorni dall’incendio che gli bruciato la giostra e un pezzo di vita Roberto Formaggia detto Aldo, «dai parenti», è tornato in Piazza Vittorio Veneto. Dove il 23 novembre fumavano pezzi di cavallini e cavi elettrici, tizzoni e circuiti di una specie di danza macabra dei ricordi, da sabato sono tornati a girare i cavallini e i sorrisi dei bambini. Ieri, domenica, Bergamo ha riabbracciato gli uni e gli altri e la giostra del signor Aldo, quella nuova sul selciato che ha visto bruciare quella vecchia. «Questa è più piccola, quella era diversa, era un’altra cosa», dice sospirando e non è solo una questione tecnica. «Quella bruciata era una giostra da 84 posti, con 4 carrozze, quella di oggi ha un numero di posti decisamente minore, 26, e una sola carrozza. Ma il cambiamento non ha tolto il sorriso ai bambini e ai grandi che sono passati di qui in questi due giorni, che mi dicono grazie, e questo è ciò che più conta».
Leggi il suo racconto su L’Eco di Bergamo del 4 dicembre

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