Sospesi i due Vigili urbani arrestati
Il comandante: «Condotta intollerabile»

Il Comune di Bergamo ha immediatamente sospeso i due agenti della Polizia locale coinvolti nell’inchiesta della Questura di Bergamo che ha portato all’arresto di dieci persone per un giro di tangenti per permessi di soggiorno. Il sindaco Gori: «Con questi comportamenti si mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni».

Il Comune di Bergamo ha comunicato di aver immediatamente sospeso i due agenti della Polizia locale coinvolti nell’inchiesta della Questura di Bergamo che ha portato all’arresto di dieci persone, tra cui agenti di polizia locali, funzionari e segretari comunali, per un giro di tangenti per permessi di soggiorno: si tratta di Andrea Sciortino, 62 anni (in carcere), e Leo Pezzimenti, 65 anni (ai domiciliari). I due agenti fanno parte della Corpo di via Coghetti rispettivamente da 41 e 26 anni e sarebbero entrambi andati in pensione tra pochi mesi.

«Si tratta di un fatto estremamente grave e inammissibile – commenta Gabriella Messina, comandante della Polizia locale –, una condotta che non può essere tollerata». Negli uffici del Comando di via Coghetti serpeggia il risentimento nei confronti dei due agenti fermati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si legge nel comunicato del Comune. Entrambi sarebbero andati in pensione entro quest’estate.

«Se le indagini dovessero confermare i reati a loro carico, per il Corpo di Polizia locale e per l’amministrazione si tratterebbe di un enorme danno d’immagine e il Comune potrebbe tutelarsi nelle sedi competenti», spiega il vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Sergio Gandi. Durante gli ultimi anni della loro carriera hanno svolto diversi incarichi: ufficio Illeciti, Pronto intervento, nuclei di quartiere. «La rotazione di ruoli e incarichi – continua il comandante Messina – è una delle soluzioni che mettiamo in campo per prevenire situazioni di corruzione all’interno di alcuni nuclei della nostra Polizia locale. A loro carico non sono mai stati registrati significativi procedimenti disciplinari». «Se le responsabilità venissero confermate, si tratterebbe di un comportamento molto grave – conclude il sindaco, Giorgio Gori – che rischia di minare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Anche per questo andrebbe sanzionato con estrema severità».

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