«Sosta e parcometri, un caos»
La denuncia di Federconsumatori

Che la sosta sulle strisce blu vada pagata è chiaro (più o meno) a tutti, ma a Bergamo quando ci si trova di fronte ad alcuni parcometri si rischia di andare in confusione. La denuncia arriva da Federconsumatori, che segnala come in città le modalità di pagamento continuino a essere varie da parcometro a parcometro. Cosa ne pensi?

«Alcuni non erogano il tagliando se non si inserisce il numero di targa del veicolo in sosta – spiega in una nota l’associazione di via Garibaldi -. Tutti accettano il pagamento tramite monete, ma non danno il resto, in altri è possibile utilizzare anche il bancomat.

Ma quello che è incomprensibile è che superata la porta di Sant’Agostino, alla Fara, sulle Mura e verso Colle Aperto nessun parcometro accetti il pagamento con carte elettroniche». La novità del biglietto riportante la targa della vettura in sosta è stata introdotta lo scorso gennaio da Atb (che per ora preferisce non replicare a Federconsumatori) in maniera graduale, con l’attivazione del servizio prima in 69 parcometri della zona denominata «rossa», poi sui restanti 47 della città, esclusi i 10 presenti nel centro storico. I posti auto gestiti con i nuovi parcometri sono complessivamente circa 2.400: oltre alle classiche monetine e, nella maggior parte dei casi, a carte bancarie, il pagamento negli stalli blu è possibile anche «Sostafacile» (tramite sms) e l’App Atb Mobile. Un servizio che nel suo complesso non convince Federconsumatori: «Non è questo il modo migliore per agevolare i cittadini e ancor meno i turisti che, in occasione delle visite alla nostra città, si trovano a dir poco confusi sulle regole da osservare per lasciare in sosta a pagamento i proprio automezzo». Cosa ne pensi?

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