Stadio, dopo il Tar si sblocca la vendita
L’8 agosto Comune e Atalanta dal notaio

Dopo lo stop del Tar al ricorso dell’Albinoleffe, in Comune si tira un sospiro di sollievo, perché ora si può procedere alla sottoscrizione del contratto vero e proprio.

L’obiettivo è arrivare al rogito l’8 agosto (quando scadono i 90 giorni stabilita dal bando): il club nerazzurro verserà a un notaio l’intera cifra di 8,6 milioni di euro (in un secondo passaggio verranno scomputati i 2 milioni e 260 mila euro già spesi dalla società per i lavori di adeguamento già eseguiti nel 2015). Come stabilisce la legge, lo Stato avrà 60 giorni per far valere il suo diritto di prelazione (dato che l’impianto è vincolato dalla Soprintendenza). Se non lo farà (cosa praticamente certa, vista la difficile situazione finanziaria centrale) il notaio verserà i soldi nelle casse di Palafrizzoni.

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Risorse fondamentali per sostenere il Bilancio 2017, come ammette il vicesindaco Sergio Gandi: «Sono decisamente un bell’aiuto per la parte degli investimenti». Anche l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, che ha seguito direttamente il bando, commenta: «Già a suo tempo avevamo detto che ci sentivamo sereni e sicuri di quello che avevamo fatto con l’ufficio Patrimonio e l’Avvocatura. I contenuti dell’ordinanza del Tar, chiari e netti, confermano su tutta la linea la validità del percorso adottato dal Comune, il primo in Italia a fare questa procedura».

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