Il Tar stoppa il ricorso dell’AlbinoLeffe
Niente sospensiva, stadio all’Atalanta

Gli effetti del bando di vendita restano quindi validi, in attesa del giudizio sul merito.

Lo stadio «Atleti Azzurri d’Italia» è dell’Atalanta. I giudici del Tar di Brescia hanno difatti negato la sospensiva sull’efficacia dell’aggiudicazione dell’impianto, richiesta dall’AlbinoLeffe. La prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia, con relatore Stefano Tenca e Mauro Pedron presidente, attraverso un’ordinanza cautelare seguita all’udienza di mercoledì 2 agosto ha respinto il ricorso, con richiesta di sospensiva del bando del Comune di Bergamo, presentato dal club seriano

L’Atalanta vincitrice del bando potrà quindi provvedere al rogito dello stadio il 10 agosto saldando a Palafrizzoni entro i 90 giorni previsti gli 8 milioni 600 mila euro presentati nell’offerta, da cui verranno detratti i 2 milioni e 260 mila euro che la società nerazzurra ha già speso per i lavori di restyling nel 2015. Il Tar si esprimerà nel merito della questione sollevata dalla società seriana più avanti. Ma ora l’Atalanta ha di fatto mano libera sul progetto di ristrutturazione dello stadio «Atleti Azzurri d’Italia» di Bergamo, aggiudicato alle buste alla società nerazzurra il 10 maggio scorso con un rialzo del 10 per cento sulla base d’asta di 7 milioni 826 mila euro grazie anche all’esclusione dell’offerta dell’AlbinoLeffe in forza di una controproposta (ovvero un impianto da 10 mila spettatori anziché i 25 mila previsti) non in linea con le condizioni del bando di gara.

Restano ulteriori tre mesi per la presentazione del Piano Attuativo, mentre i lavori (compreso il rifacimento delle curve), con l’obbligo dell’aggiudicatario di provvedere alla riqualificazione urbanistica delle pertinenze viarie non sdemanializzate (piazzale Goisis e viale Giulio Cesare, ciclopedonale della Val Brembana, percorso pedonale intorno al Lazzaretto), entro il termine perentorio di 5 anni e 6 mesi a decorrere dalle concessioni edilizie.

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