Stazione, baby gang in zona sottopasso
«Hanno rubato il cellulare a mio figlio»

Ancora un altro episodio di cronaca nel sottopasso della stazione: dopo le aggressioni, i furti.

L’episodio ci viene segnalato da una mail di un genitore, che racconta la brutta esperienza vissuta da suo figlio nella mattinata di sabato 11 dicembre. «Questa mattina alle 7,30 mio figlio è stato avvicinato da tre ragazzi (due di colore) più grandi di lui, col cappuccio della felpa calato in capo: col pretesto di chiedergli l’ora è stato accerchiato. Da li a poco, quello alle sue spalle ha infilato la mano nella tasca anteriore a mio figlio, sottraendogli il cellulare e dandosi alla fuga. Nella corsa, ha però perso il cellulare: nella caduta si è rotto il vetro del display».

«Dopo il fattaccio di qualche giorno fa del ragazzo malmenato nella galleria che dalla stazione porta in via Gavazzeni, avevamo consigliato fortemente a mio figlio di cambiare il tragitto prendendo autobus diversi per recarsi a scuola e vietandogli di entrare nel sottopasso. Ma purtroppo il fatto è accaduto ancora. Questi “bulli” lo sanno che nel sottopasso ci sono le telecamere e così si sono spostati al di fuori, incappucciati. in via Gavazzeni aspettando ragazzi da soli e magari più piccoli, come mio figlio, per tendergli agguati. Non è stato minacciato ne verbalmente, ne fisicamente: rimane comunque il fatto che da oggi non andrà a scuola più sereno, ma con la paura di essere ancora attaccato da questi maledetti bulli. Ho già sporto denuncia ai carabinieri e mi hanno detto che segnaleranno l’accaduto. Spero vivamente che questa mia lettera possa essere ascoltata da chi ha l’autorità per intervenire, e letta dai genitori di questi poveri ragazzi che si trovano a difendersi troppo prematuramente in un mondo sempre più violento e incivile».

In una interrogazione il capogruppo della Lega Nord, Alberto Ribolla, ha chiesto al Comune di Bergamo «intenda intervenire affinché sia garantita maggiore sicurezza nel sottopasso; se non intenda coordinare la presenza di forze dell’ordine e dei volontari delle associazioni affinché possano vigilare maggiormente all’interno del sottopasso, anche negli orari non di punta; se non intenda contattare Aprica S.p.a., società che gestisce il servizio di ritiro rifiuti, affinché possa programmare maggiori passaggi».

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