Stop alla violenza sulle donne
Una serata di riflessione a Bergamo

«Stop alla violenza: comprendere e sapersi proteggere da un legame “sbagliato” che può portare anche alla morte!» è il titolo della serata in programma il 21 novembre alle ore 20.30 presso l’ex Cafè Bergamo (via Borfuro 6/a).

Oltre cento donne in Italia, ogni anno, vengono uccise da uomini, quasi sempre quelli che sostengono di amarle. A questi femminicidi, però, si aggiungono violenze quotidiane, fisiche e psicologiche, che spesso sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso. Tante, troppe. E spesso, come dimostrano i fatti di cronaca quasi quotidianamente riportati da giornali e televisioni, tra le vittime ci sono ragazze giovani o giovanissime, abusate fisicamente e psicologicamente da fidanzati, compagni di scuola, presunti amici.

Un problema che, complice anche la risonanza mediatica che questi episodi oggi hanno, sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza. Ma come è possibile arginare il fenomeno? Cosa possono fare le donne in prima persona per mettere fine alla violenza? Perché nella maggior parte dei casi le donne stesse fanno così fatica a riconoscere di essere delle vittime? Che meccanismi psicologici si innescano nei confronti dei loro «carnefici»?

A queste e molte altre domande si cercherà di dare risposta durante l’incontro «Stop alla violenza: comprendere e sapersi proteggere da un legame “sbagliato” che può portare anche alla morte!» in programma il 21 novembre alle ore 20.30 presso l’ex Cafè Bergamo (via Borfuro 6/a).

Una serata dedicata alla violenza sia fisica sia mentale sulle donne, dedicata a tutte le donne che subiscono violenza sia in casa sia fuori o semplicemente sono interessate a saperne di più su questo tema di grande interesse e attualità: Lucia Chiarioni, psicologa e psicoterapeuta, autrice del libro «D’amore non si muore», approfondirà i diversi aspetti legati alla violenza sulle donne, le dinamiche psicologiche che portano ad accettare la violenza come se fosse «normale» soprattutto all’interno del rapporto di coppia; quali siano i meccanismi che sostengono rapporti violenti e soprattutto cosa fare per prendere consapevolezza del problema e provare a uscirne. Sarà affidato invece a Valeria Lotta, insegnante di lettere della scuola secondaria e fondatrice insieme ad alcuni colleghi e artisti dell’Associazione «I Sogni in tasca» per la promozione della cultura letteraria, artistica e teatrale nei bambini e negli adulti, il compito di sensibilizzare sulla prevenzione della violenza sulle donne a cominciare dalla scuola e dall’età giovanile. Lo farà proponendo un video, realizzato dagli studenti di una scuola superiore, in cui sono evidenziati gli stereotipi sul femminile che costituiscono terreno fertile per la giustificazione di comportamenti violenti. Verranno poi presentati alcuni percorsi didattici di letteratura e storia e alcune esperienze concrete, realizzate dagli studenti, che hanno permesso un lavoro costante sul tema dello stereotipo e della violenza di genere.

Moderatore della serata, organizzata da «L’Essenza – Alimentiamo il benessere», associazione No Profit che si occupa di benessere a 360 gradi, sarà Giovanni Marinoni del Centro di Psicologia e psicotraumatologia integrate San Giovanni XXIII. L’ingresso è a offerta libera. Parte del ricavato sarà devoluto al Centro d’ascolto donna di Bergamo.

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