«Sui viaggi è ancora allerta alta»
Speranza: no togliere le restrizioni

L’estate è arrivata, l’industria del turismo vorrebbe rimettersi in piedi, ma la pandemia non è scomparsa magicamente come tutto il mondo vorrebbe. E gli spostamenti restano sotto osservazione, perché il virus è in circolazione e non si può abbassare la guardia. L’Italia è uno dei Paesi che maggiormente ha sofferto e che conferma la linea della prudenza.

«L’auspicio è che nel giro di qualche settimana si possa andare oltre, ma per ora serve cautela», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza riferendosi alle misure aggiuntive prese dall’Italia per chi viene da Paesi extraeuropei. «Abbiamo vissuto mesi difficili, non possiamo rimuovere le restrizioni, sarebbe sbagliato correre rischi che non ci possiamo permettere. La cautela in più è condivisa dalla comunità scientifica, e ci permette di superare queste settimane».

A supportare le parole del ministro è arrivata anche la precisazione del Comitato scientifico sull’obbligo di quarantena anche per chi, partendo da Paesi extra Ue, arrivi in Italia con voli che hanno fatto scalo in area Schengen: la possibilità di entrata dei cittadini stranieri in Italia, compresi quelli dei 14 Paesi extra-Schengen della «lista verde», viene comunque valutata in base al quadro dei loro spostamenti negli ultimi 14 giorni. L’avvedutezza sui viaggi tiene conto della situazione pandemica nel resto del mondo, ma anche dell’andamento dei dati che riguardano l’Italia. Stando ai numeri forniti dal ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono 201 i nuovi contagiati, in aumento rispetto ai 187 di mercoledì. Trenta i decessi, mentre erano stati 21 l’altro ieri, che portano a 34.818 il numero dei morti per Covid. La Lombardia con 98 nuovi casi, segna il 48,7% del totale in Italia e il numero totale sale a 240.961.

Le vittime in sole 4 regioni: Lombardia (21), Piemonte (5), Toscana (3) ed Emilia-Romagna (1). Tutte le altre, comprese le province autonome di Trento e Bolzano, non hanno registrato decessi. Complessivamente i tamponi eseguiti nelle precedenti 24 ore sono stati 53.243, circa duemila in meno rispetto a mercoledì.

Dati che, anche se in salita, restano in linea con quelli delle ultime settimane e che fanno dire al vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri: «Dobbiamo fare i conti con l’evidenza attuale. E oggi l’evidenza ci dice che gli ospedali si stanno svuotando, le terapie intensive si stanno svuotando, ci sono meno malati, i positivi si trovano grazie allo screening e i focolai sono ben controllati. Ma il virus è tra noi e dobbiamo conviverci difendendoci».

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