Tasi addio, quanti soldi risparmiati?
Ai bergamaschi meno tasse per 160 euro

Il governo ha cancellato la Tasi. Si, ma quanti soldi rimangono nelle tasche dei cittadini bergamaschi? La risposta è stata data dagli onorevoli del Partito democratico Antonio Misiani e Giovanni Sanga.

Il risparmio medio per ogni cittadino bergamasco è pari a 160 euro solo per la tassa sulla prima casa (Tasi e Imu), che sale a 450 se consideriamo i benefici derivanti dalle misure messe in atto dal Governo per ridurre la pressione fiscale: «Sono tante le imposte non particolarmente amate dagli italiani su cui abbiamo lavorato – spiega Misiani –. C’è stato un alleggerimento che vale quasi 25 miliardi di euro, un dato che per la provincia di Bergamo è pari a 60 milioni di euro in meno solo per Tasi e Imu. Per il Comune capoluogo parliamo di 11 milioni di euro in meno versati dai cittadini». Misiani elenca gli interventi adottati dal Governo, come il bonus degli 80 euro, «che vale circa 200 milioni di euro per la Bergamasca». O ancora il bonus per le nuove assunzioni «almeno 100 milioni di euro di sgravi per le aziende – spiega Misiani, calcolatrice alla mano – a cui si aggiungono altri 100 milioni per l’Irap. Ci sono anche i milioni di euro in meno per l’Imu agricola e la tassazione sui macchinari bullonati. In totale sono circa 500 milioni di euro in meno rispetto a quanto i bergamaschi avrebbero dovuto pagare nel 2016 se le norme fossero rimaste invariate».

Giovanni Sanga rimarca invece il valore della casa e spiega la filosofia che ha portato il Governo ad abolire la sua tassazione: «A differenza di quanto succede in Europa, in Italia la casa ha un valore affettivo straordinario. Circa l’80% dei cittadini vive in un’abitazione propria, acquistata con grande fatica. Di questi, l’82% è un lavoratore dipendente o pensionato, gente che deve misurare le entrate e che, nel 92% dei casi, ha fatto un mutuo per prendere casa».

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