Temperature in picchiata e sole
Ecco come sarà il meteo nel weekend

Neve anche a quote basse, ma in Bergamasca non pare essere nemmeno questa la volta buona. Le previsioni meteo in vista del fine settimana segnalano l’ingresso in Italia di venti gelidi direttamente dalla Scandinavia e nevicate addirittura in prossimità delle spiagge al Centro e al Sud della Penisola e molto meno probabilmente al Nord.

«I primi freddi al Nord sono attesi già entro venerdì (domani per chi legge, ndr) – spiega Edoardo Ferrara di 3b Meteo – richiamati dalla perturbazione “apri-pista” attesa per giovedì, ma nel fine settimana il freddo dilagherà in tutta Italia. Le temperature saranno in picchiata ovunque, con tracollo termico soprattutto al CentroSud dove rispetto alle massime primaverili dei giorni scorsi si potranno perdere fino a 10-15 gradi. Il freddo sarà inoltre acutizzato da venti forti tra maestrale, tramontana e grecale, che soffieranno con raffiche anche di oltre 80-90 chilometri all’ora».

Al Nord e sulle regioni centrali tirreniche prevarranno invece condizioni più asciutte e soleggiate, salvo fiocchi di neve solo sui crinali alpini di confine e qualche veloce rovescio (nevischio) non escluso sulla Valpadana centrale nella notte fra venerdì e sabato. La neve è attesa da venerdì sera sulle quote collinari tra Romagna e Marche, successivamente sulla dorsale appenninica e in Sicilia.

Giorni di ulteriore attesa dunque per le località sciistiche delle Orobie, anche se la perturbazione dei giorni scorsi certamente hanno rialzato il morale, dopo l’autunno prolungato e asciutto che ha segnato novembre e dicembre. La prevista discesa delle temperature consentirà fra l’altro di riavviare a pieno ritmo anche gli impianti di innevamento artificiale, soprattutto per i tratti terminali delle piste, che a valle mostrano qualche difficoltà d’innevamento rispetto alle quote più elevate. A dar manforte alla speranza ci sarebbe (ma il condizionale è assolutamente d’obbligo) anche la tradizione popolare, che proprio in questi giorni segnala sul calendario i cosiddetti «Mercanti di neve».

Si tratta di alcuni santi cui si abbina nel comune sentire la possibilità di copiose nevicate, come avvenne (per esempio) nel gennaio del 1985, con una nevicata da record passata agli annali. Fra i più gettonati in questo senso ci sarebbero San Mauro (15 gennaio) e Sant’Antonio abate (17 gennaio), ma buone capacità vengono riconosciute anche a San Sebastiano (20 gennaio) e Sant’Agnese (21 gennaio). L’impressione è che per questo particolare «mercato» non sia certo un anno buono. Volete esserne sicuri? Basterà, secondo la cultura popolare, tagliare alcune cipolle e cospargerle di sale nella notte di San Paolo (fra il 24 e il 25 gennaio) per avere una previsione a lunga scadenza. Per vedere l’inverno «vero» bisognerà poi sperare nei «Giorni della Merla» (a fine mese), ma di speranza in speranza il rischio concreto è di veder svolazzare una rondine e… ritrovarsi a primavera.

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